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PeopleRicerca: scienza conferma, le donne sono piu' empatiche

03.11.08 - 19:14
Ricerca: scienza conferma, le donne sono piu' empatiche

Roma, 3 nov. (Adnkronos Salute) - Anche la scienza lo conferma: le donne sono più empatiche. La maggiore emotività del gentil sesso è evidente a livello cerebrale, dunque intrinseca. In generale, sembrerebbero più inclini a esprimere le proprie emozioni agli altri e mostrano una maggiore facilità nella decodifica degli indicatori non verbali legati all'espressione delle emozioni altrui. Un recente studio condotto dal gruppo di Alice Mado Proverbio, del laboratorio di Elettrofisiologia cognitiva dell'università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Alberto Zani, dell'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr di Milano-Segrate, ha investigato l'esistenza di possibili differenze di sesso nella risposta cerebrale, mostrando, nero su bianco, come le donne mostrino effettivamente risposte più marcate rispetto all'uomo alla vista di esseri umani che interagiscono socialmente (rispetto a scenari neutri).

Questo dato sembra suggerire un possibile maggiore 'interesse' del cervello femminile per i propri simili. "In questo studio - spiega Mado Proverbio - sono state osservate le risposte cerebrali di 12 uomini e 12 donne (studenti universitari destrimani e sani) alla vista di circa 220 immagini a colori raffiguranti persone di varia età, numero e genere in differenti contesti sociali (a passeggio, in bicicletta, mentre leggono, giocano, si salutano, vanno a far la spesa, danno da mangiare al cane, fanno sport) o solo paesaggi urbani o naturali (interni o esterni di uffici, scuole, appartamenti, boschi, colline, spiagge)". I risultati evidenziano una maggiore risposta cerebrale per le immagini con esseri umani piuttosto che scenari solamente nelle donne e non negli uomini, a partire dai 210 millesecondi dopo lo stimolo sulla parte anteriore (frontale) del cervello. Per entrambi i sessi, la vista di esseri umani stimolava l'attivazione bilaterale del giro fusiforme della corteccia occipito/temporale, aree che normalmente elaborano le facce e i corpi (anche dette face fusiform area e extra-striate body area). Soltanto nella donna, però, la vista di esseri umani stimola l'attivazione del giro temporale superiore destro ed esclusivamente negli uomini dell'area paraippocampale, probabilmente legata all'analisi delle componenti spaziali non-umane del paesaggio.

Un confronto diretto tra le reazioni cerebrali nei due sessi, realizzata attraverso l'analisi del segnale 'Low-resolution Electro-magnetic Tomography', dimostrava una differenza significativa nell'attivazione, nelle donne, del giro temporale superiore destro e della corteccia cingolata notoriamente coinvolti nella codifica percettiva di espressioni, nella comprensione di segnali sociali complessi, nell'osservazione e comprensione delle azioni, nella teoria della mente, e nella capacità di provare empatia. "Poiché le immagini presentate ai soggetti non erano emotivamente stimolanti - prosegue la ricercatrice - i dati suggeriscono un maggiore interesse e attenzione da parte del cervello femminile per questa classe di stimoli biologicamente rilevanti, cioè le immagini dei propri simili.

Si può infatti pensare che il ruolo biologico di nutrice/allevatrice sia ottimizzato da una maggiore empatia nei confronti dei piccoli. In particolare, sono state registrate le risposte bio-elettriche di superficie chiamate Erp (potenziali correlati ad eventi) che riflettono l'attività sincronizzata del cervello in risposta a specifici stimoli sensoriali, da 128 canali di registrazione Eeg alla frequenza di campionamento di 512 Hz". Questi dati sono supportati da un recente studio secondo cui la risata e il pianto infantili determinano un'attivazione maggiore delle regioni emotive del cervello nelle donne rispetto agli uomini. La predisposizione genetica della donna a essere più interessata a stimoli sociali, piuttosto che, per esempio, a macchinari, è in parte confermata da studi comparativi che evidenziano differenze di sesso in primati non-umani. I cebi subsahariani femmine preferiscono di gran lunga giocare con le bambole piuttosto che con palle o macchinine e viceversa; i piccoli macachi rhesus femmina passano molto più tempo dei maschi a prendere in braccio e manipolare i piccoli del loro gruppo, e così via.

"Complessivamente - conclude Mado Proverbio - i nostri studi forniscono interessanti indizi sull'esistenza di differenze di sesso nei circuiti neurali dell'empatia e aiutano in parte a comprendere la diversa incidenza tra i sessi delle disfunzioni cerebrali legate alla mancanza di empatia, ad esempio autismo e personalità antisociale, patologie più frequenti negli uomini che nelle donne".

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