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PeopleEstate: la dermatologa, tintarella artificiale solo per over 18 e con precauzioni

25.08.08 - 19:50
Estate: la dermatologa, tintarella artificiale solo per over 18 e con precauzioni

Roma, 25 ago. (Adnkronos Salute) - Lampade abbronzanti vietate per i minorenni. E da usare con molta parsimonia e tante precauzioni per gli over 18. Il consiglio è di Caterina Catricalà, direttore del dipartimento di dermatologia oncologica agli Istituti fisioterapici ospitalieri (Ifo) di Roma. L'esperta cerca di dissuadere "il milione di italiani che abitualmente fa ricorso all'abbronzatura artificiale" dal correre nei solarium al rientro dalle vacanze, per mantenere il più a lungo possibile la tintarella appena acquisita. Alla domanda se consiglierebbe o meno le 'lampados', Catricalà risponde senza giri di parole: "Prima dei 18 - dice all'ADNKRONOS SALUTE - le sconsiglio caldamente, per via dei possibili danni al Dna, che potrebbero rappresentare un fattore di rischio per i tumori cutanei nell'età adulta". La dermatologa ricorda infatti che "la pelle ha una buonissima memoria, e 'ricorda' i danni subiti anche a decenni di distanza. Dunque sarebbe bene non bruciarsi i bonus subito, in età giovanile". Quanto agli over 18, se proprio sentono l'irresistibile richiamo delle lampade abbronzanti, "allora le usino senza esagerare. E con le dovute precauzioni". Catricalà ricorda che "in ogni struttura della Lega italiana per la lotta ai tumori (la Lilt)", è possibile richiedere una copia del 'Manuale per operatori e utenti dei centri per l'abbronzatura artificiale', che lei stessa ha scritto due anni fa, facendo seguito ai primi allarmi sui pericoli per la salute che venivano dalla Francia. "Nel frattempo - prosegue - sono stati pubblicati numerosi studi epidemiologici che hanno confermato questi timori. Anche se - ammette - è difficile quantificare l'esposizione ai raggi e sapere sotto che tipo di lampade ci si è messi". Resta però sicuro, continua la dermatologa della struttura romana, "che, come minimo, una sovraesposizione ai raggi determina un invecchiamento precoce della pelle, che si traduce in rughe e macchie. Tanto maggiori nelle persone geneticamente predisposte, in chi ha molti nei o ha un fototipo chiaro. Dunque, capelli e occhi chiari e pelle molto bianca". Anche se rispetto a qualche anno fa le lampade abbronzanti oggi sono molto più sicure, "gli apparecchi devono essere ben tarati", ammonisce Catricalà. Quindi devono "emettere solo raggi Uva, e non gli Uvb che sono quelli che danno anche le scottature". Ma anche in caso di lampade perfettamente funzionanti, i solarium non sono un posto per tutti. "Dovrebbe tenersi alla larga chi ha alcune patologie come il lupus eritematoso, l'herpes simplex, le verruche piene. Oltre - prosegue la dermatologa - a quanti abbiano cardiopatie o diabete, patologie oculari o, ovviamente, un passato di malati di cancro alla pelle". Senza contare che, come per i raggi solari, anche per quelli delle 'lampados' valgono le accortezze che riguardano la compatibilità o meno con alcuni farmaci o sostanze. "Antidepressivi, antimicotici, antidolorifici, antineoplastici e antibiotici - ricorda Catricalà - possono dar luogo a fotosensibilizzazione o fototossicità. Mentre creme con profumi lasciano macchie. Meglio dunque - dice - chiedere al proprio medico". Quanto poi agli obblighi e ai doveri degli operatori dei solarium, la dermatologa invoca "dei corsi di formazione specifici". Oltre alla necessaria "conoscenza delle apparecchiature, la reperibilità durante i trattamenti e la necessità di un questionario da far compilare ai clienti. Una sorta di consenso informato che raccolga anche la loro 'storia'".

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