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PeopleMedicina: ciclo mestruale 'ripara' arterie, scudo anti-infarto per lei

21.02.08 - 18:30
Medicina: ciclo mestruale 'ripara' arterie, scudo anti-infarto per lei

Padova, 21 feb. (Adnkronos Salute) - Ciclo mestruale 'amico del cuore': funziona un po' come un meccanico, ripara le arterie danneggiate e garantisce alle donne un prezioso 'scudo' anti-infarto. Lo hanno scoperto i ricercatori italiani del Centro di Crioconservazione dei Gameti maschili dell'Azienda ospedaliera - Università di Padova, che hanno capito perché l'infarto colpisce in modo diverso maschi e femmine: prevale infatti tra gli uomini fino ai 65 anni, poi colpisce in misura sovrapponibile uomini e donne tra i 66 e i 75 anni, e infine soprattutto le donne sopra i 75. Lo studio è stato presentato in occasione del XXIII Convegno di Medicina della Riproduzione, in corso dal 21 al 23 febbraio ad Abano Terme (Pd).

Studiando il rilascio delle cellule che servono a curare le arterie danneggiate, sia nell'uomo che nella donna, l'equipe diretta da Carlo Foresta ha scoperto come, durante il ciclo mestruale, la produzione di cellule progenitrici endoteliali che vengono rilasciate dal midollo per riparare le alterazioni del pavimento delle arterie (l'endotelio), cambia a seconda della fase del ciclo stesso. Raggiungendo un incremento significativo durante la fase ovulatoria, quando gli estrogeni sono molto elevati. Nell'uomo, invece, la produzione di queste cellule è più bassa e sempre costante. Ecco perchè le arterie delle donne sono protette, anche se in modo altalenante.

Gli estrogeni, come tutti gli ormoni, per agire devono riconoscere un recettore, spiega Foresta. I recettori per gli estrogeni sono due, Alfa e Beta. Alfa è presente allo stesso modo sia nell'uomo che nella donna, e ha un ruolo importante per il mantenimento della struttura vascolare. Invece Beta, che protegge soprattutto il pavimento endoteliale, nell'uomo è scarsamente presente, mentre nella donna in età fertile è importante e aumenta nelle diverse fasi del ciclo. "In pratica gli estrogeni - commenta Foresta - non soltanto stimolano la produzione di cellule che servono a creare l'endotelio, ma giocano anche un ruolo fondamentale nella formazione di un recettore, il recettore Beta appunto, che ha come compito proprio quello di occuparsi del funzionamento dell'endotelio". Se prendiamo le donne in menopausa, però, le cose cambiano: "Sia il numero di cellule progenitrici endoteliali, sia il recettore Beta per gli estrogeni sono molto bassi - rileva il medico - quindi nelle ultracinquantenni la prevalenza delle malattie cardiovascolari diventa sovrapponibile a quella degli uomini". L'effetto 'scudo', insomma, svanisce.

"Il ciclo mestruale non è altro che un momento di rinnovamento dei meccanismi che curano le arterie - conclude Foresta - sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi".

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