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PeoplePELLE: SERRI- EPIDEMIA DI ACNE, LATTE SOTTO ACCUSA

10.10.06 - 14:10
PELLE: SERRI- EPIDEMIA DI ACNE, LATTE SOTTO ACCUSA

Milano, 10 ott. (Adnkronos Salute) - Brufoli, pelle ‘a grattugia’ e pus affliggono sempre più giovani italiani, e non solo. “Ormai l’80% degli adolescenti deve fare i conti con una forma di acne. Ma nel nostro, come in altri Paesi occidentali, si moltiplicano anche i casi di acne ‘ritardata’, che si manifesta dopo i 20 anni, e di quella cronica, che si trascina nell’età adulta”. A parlare di una vera e propria epidemia in occidente è Riccarda Serri, dermatologa e coordinatrice internazionale dell’Isplad (International Society of Plastic Dermatology), che punta il dito contro un insospettabile nemico della bellezza delle pelle: il latte vaccino. “Stanno emergendo in letteratura internazionale numerosi studi - dice l’esperta all’ADNKRONOS SALUTE - che evidenziano come l’eccesso di latte vaccino e latticini possa peggiorare l’acne. L’ultimo lavoro, condotto dai ricercatori dell’università di Harvard, a Boston, conferma quanto ho notato nel corso della mia professione”. Soprattutto nei Paesi occidentali, dove il consumo di latte e latticini è maggiore, i numeri dell’acne sono in forte crescita. “Stando a una recente ricerca, in occidente dal 79 al 95% degli adolescenti sperimenta una forma di acne, che colpisce il 40-54% degli ‘over 25’ e addirittura il 12% delle donne adulte (contro il 3% degli uomini)”. Stranamente “nelle popolazioni orientali i numeri sono molto inferiori”. Così l’attenzione degli esperti si è spostata sull’alimentazione, “che la saggezza popolare aveva già messo sotto accusa anni fa”. Se fra i ‘cattivi’ della tradizione figurano cioccolato, fritti e salumi, “prende sempre più piede il ruolo di latte e latticini. Questi alimenti, infatti, contengono sostanze ormonali che agiscono su insulina e androgeni”. Insomma, la cattiva notizia per i golosi di latte di mucca, ma anche yogurt e formaggi, è che “le proteine dei latticini possono peggiorare la situazione della pelle”. E non basta ‘dirottarsi’ sulla versione ‘scremata’. A scatenare il fenomeno, infatti, non è la parte grassa di latte e formaggi, nè la lattasi, enzima necessario al metabolismo del lattosio. “Il problema - precisa la dermatologa - è che in 20 anni il consumo di latticini è molto aumentato, tanto che spesso questi alimenti sostituiscono altre fonti di proteine nei pasti”. Insomma, a differenza di altre popolazioni, spesso finiamo per mangiare troppi latticini.Un’idea condivisa dall’allergologo-immunologo milanese Attilio Speciani, che insieme alla Serri sta organizzando un convegno dedicato proprio a questi temi. “Secondo Speciani il fenomeno dell’acne ‘da latte’ è collegato all’influenza di alcuni alimenti sul sistema endocrino”. A peggiorare le cose per i giovanissimi, “il fatto che molto spesso mangiano male. Nella mia esperienza con i pazienti - prosegue la Serri - sto vedendo che in molti casi togliere i latticini e reintrodurli lentamente migliora acne e comedoni”. Insomma, l’esperta non vuole suscitare allarmi eccessivi, ma sottolinea il legame di questo problema della pelle con un eccessivo consumo di latte vaccino e formaggi. “Un fenomeno che, secondo la mia esperienza, può essere collegato anche a casi di dermatite seborroica nei bimbi”. E pefino la sindrome dell’ovaio policistico “così diffusa fra le giovani donne, e spesso chiamata in causa per forme di acne, potrebbe essere collegata a un certo tipo di alimentazione”. (Mal/Adnkronos Salute)

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