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Vicenza, 9 ott. (Adnkronos Salute) - Colpisce ogni anno almeno un milione e mezzo di italiani, il 70% bambini tra i 3 e gli 11 anni. E’ la pediculosi, cioè la comparsa di ‘pidocchi’. Per aiutare i genitori a prevenire il problema il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 5 di Vicenza fornisce consigli ad hoc ai genitori, nel periodo dell’inizio delle scuole. “La pediculosi - afferma Massimo Pasqualotto, direttore del Servizio - è un fenomeno poco visibile, perché non se ne parla per un senso di vergogna. Attorno a questo argomento, inoltre, ci sono molte false credenze”. Si pensa infatti che i pidocchi colpiscano le persone appartenenti a ceti sociali bassi, ma alcune stime dimostrano che sono proprio i Paesi più industrializzati a presentare indici di crescita maggiore, facendo registrare in Europa livelli di incidenza del 49% della popolazione. Sotto accusa i prodotti di vecchia generazione , shampoo ormai inefficaci e i ‘rimedi della nonna’, come impacchi di olio d’oliva e kerosene. “In realtà non c’è prevenzione veramente sicura - prosegue il direttore - e l’unica cosa che si può fare è limitare il contagio”. Controllare quindi regolarmente la propria capigliatura, passando con una lente di ingrandimento sul pettine per esaminare i capelli rimasti impigliati e controllare l’eventuale presenza di pidocchi, farsi consigliare dal pediatra un trattamento adatto nel caso fosse accertata la presenza di pediculosi ed evitare di ‘passare’ ad altri questo problema, attraverso il contatto del cuoio capelluto ‘incriminato’ con uno sano. (Com-Sof/Adnkronos Salute)
