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PeopleSALUTE: 20,5 MLN ITALIANI SPORTIVI, 100 MLN L'ANNO SPESI IN INTEGRATORI ALIMENTARI

15.05.06 - 16:50
SALUTE: 20,5 MLN ITALIANI SPORTIVI, 100 MLN L'ANNO SPESI IN INTEGRATORI ALIMENTARI

Milano, 15 mag. (Adnkronos Salute) - Sono 20 milioni e mezzo (pari al 41,3% degli uomini e al 32,1% delle donne) gli italiani sportivi, per lo piu’ giovani che praticano esercizio fisico per agonismo (10%) o diletto. Ogni anno i concittadini ‘attivi’ spendono 100 milioni di euro in integratori alimentari, contro gli oltre 8 miliardi di euro ‘investiti’ in abbigliamento, accessori e attrezzi, corsi, istruttori e scuole, e utilizzo di impianti o strumentazioni. Segno che, ‘’nella cultura dello sportivo italiano, non e’ ancora diffuso l’uso dell’integratore come supplemento a una corretta alimentazione, spesso necessario a sostenere il ‘surplus’ di lavoro sempre richiesto dall’organismo sotto stress’’. A promuovere ‘’un’integrazione intelligente, che non ha nulla da spartire col doping’’, e’ Silvano Busin dell’ospedale Sacco-universita’ degli Studi di Milano, intervenuto oggi nel capoluogo lombardo a un incontro organizzato da Bracco per lanciare una nuova linea di integratori alimentari per lo sport. Presenti anche l’ex campione di ciclismo, Felice Gimondi, e l’azzurra di sci, Lucia Recchia, che conferma: ‘’Nel nostro ambiente, in fatto di integratori c’e’ ancora molta ignoranza - ha affermato - e sono in molti quelli che accettano consigli da chiunque’’, anche da persone poco competenti. Le sostanze dopanti ‘travestite’ da integratori, in ‘cocktail’ illegali molte volte rischiosi per la salute, ‘’almeno a livello di sport dilettantistico sono nel nostro Paese una realta’ marginale - ha riferito Busin all’ADNKRONOS SALUTE - Ma via Internet il pericolo e’ quanto mai reale e l’offerta purtroppo si moltiplica, specialmente su siti rumeni, bulgari, sloveni e sudamericani, soprattutto messicani’’. ‘’Nell’ospedale in cui lavoro e’ attivo dal 1993 un Centro di ricerca sul fitness - ha proseguito l’esperto - e posso garantire che il problema del ‘doping mascherato’ nelle palestre e’ meno marcato di quanto emerga da alcuni fatti di cronaca. Episodi estremi che e’ giusto denunciare, ma che per fortuna non sono la norma. Basti pensare che nelle palestre italiane fanno fitness 6 milioni di persone; di questi solo il 5% pratica body-building, e di quest’ultima ‘fetta’ appena il 5% svolge attivita’ agonistica’’ a rischio di ‘overdose’ di anabolizzanti e simili. Insomma, il pericolo di ricevere cattivi consigli esiste e va conosciuto, ma per proteggersi bastano 4 regole: ‘’Ricorrere agli integratori in modo corretto e all’interno di un opportuno programma di alimentazione e allenamento; seguire i consigli di istruttore, medico e farmacista; scegliere i prodotti di una ditta seria, ed evitare i ‘bidoni’ cui attingono piu’ persone, preferendo quelle confezioni monodose che proteggono il principio attivo’’. Un’altra ‘parola d’ordine’ e’ che ‘’integrare non significa sostituire - ha aggiunto Busin - Il primo comandamento e’ dunque una dieta corretta, con almeno 5 pasti al giorno secondo la regola dell’‘1-2-3’: una parte di calorie dai grassi, due parti dalle proteine e tre dai carboidrati’’. Tuttavia, ha precisato lo specialista, ‘’specie negli sport di resistenza come la corsa, lo sci di fondo e il ciclismo, anche per i non agonisti molte volte gli integratori alimentari diventano indispensabili. Si pensi solo che, durante uno sforzo fisico intenso e prolungato nel tempo, si possono perdere sotto forma di sudore anche 2-3 litri di acqua e sali minerali’’. Via libera quindi a ‘’integratori alimentari, e non farmacologici, a base di ‘’sali minerali, vitamine, carboidrati, creatina, aminoacidi ramificati e glutammina’’, ha concluso Busin. (Opa/Adnkronos Salute)

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