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Roma, 10 apr. (Adnkronos Salute) - Una relazione 'pericolosa' quella fra leptina, l'ormone che segnala al cervello quando smettere di mangiare, e proteina C-reattiva (Crp). Uno studio dell'università di Pittsburgh (Usa) pubblicato su 'Nature Medicine' ha infatti dimostrato che potrebbe essere, almeno in parte, alla base dell'insorgenza di obesità. Per il semplice motivo che la Crp potrebbe 'disattivare' la leptina e farle perdere la sua funzione di 'stop' naturale all'assunzione di cibo.
Gli esperti hanno testato la proprietà inibitrice della leptina e della proteina C-reattiva in alcuni topi. Più in particolare, ne hanno iniettato una quantità fissa per sei giorni in animali provvisti di recettori dell'ormone, ma non della capacità di produrlo. In effetti, i topi hanno iniziato a mangiare di meno, a perdere peso e ad avere minori livelli di glucosio nel sangue. Al contrario, iniezioni di leptina e proteina C-reattiva provocavano un sensibile ingrassamento degli animali. Mentre somministrando solo Crp, non era osservabile nessun effetto particolare. Rimane da chiarire quale sia il 'senso' di questa relazione: se sia il grasso in eccesso a incrementare i livelli di Crp, o se siano gli alti livelli di Crp a fare ingrassare. ''Approfondendo la conoscenza di questa interazione - ha detto Allan Zhao, a capo della ricerca - si potrebbe arrivare a sviluppare un metodo per riattivare la funzione 'chiave' della leptina".
