Roma, 19 dic. (Adnkronos) - Una coppia omosessuale britannica è pronta a lanciare un'azione legale contro il governo inglese per migliorare l'accesso alla 'pillola del giorno dopo' per l'Hiv, ovvero una terapia a base di farmaci antiretrovirali in grado di ridurre il pericolo di infezione dopo un rapporto a rischio. Per essere più efficace, il trattamento dev'essere somministrato subito dopo l'esposizione al rischio di aver contratto il virus.
Ai due uomini, un 35enne e un 26enne del Sud-Est dell'Inghilterra, è stata assegnata l'assistenza giuridica per motivi di pubblico interesse. Al Governo britannico la coppia chiede di rispondere in tribunale della politica sulla profilassi da post-esposizione (Pep) da Hiv. Il Pep è infatti ordinariamente previsto per gli operatori del servizio sanitario 'incidentalmente' esposti all'infezione ed è inoltre disponibile per le vittime di stupri. In realtà, a seconda del singolo caso, può essere somministrata anche a chi si è esposto a un rischio di infezione consapevolmente, per esempio a causa di un rapporto a rischio.
Ma la coppia pronta a dichiarare guerra al governo britannico sostiene che questa opzione non è nota alla gente, né tantomeno ai camici bianchi. Anche i due ne ignoravano l'esistenza. Così, a causa di un preservativo rotto, uno ha finito per trasmettere all'altro il virus.
Per questo, la coppia sostiene la necessità di campagne di informazione che rendano la popolazione a conoscenza di questa opportunità terapeutica. I farmaci sono estremamente tossici e tra gli effetti collaterali vi sono nausea, emicrania, diarrea e vomito. "Ma la maggior parte delle persone - sottolinea Frances Swaine, il legale della coppia - preferirebbe fare i conti con questi disturbi piuttosto che fronteggiare il rischio di aver contratto l'Hiv". Il caso dovrebbe essere esaminato dall'Alta Corte nel corso del nuovo anno.