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PeoplePEDIATRIA: PRIMOGENITO MORTO IN CULLA? RISCHI PER SECONDO FIGLIO

16.12.05 - 16:10
PEDIATRIA: PRIMOGENITO MORTO IN CULLA? RISCHI PER SECONDO FIGLIO

Roma, 16 dic. (Adnkronos Salute) - In caso di morte in culla del bebe’, per la mamma c’è il rischio di una serie di complicanze legate alla successiva gravidanza. Fra cui il pericolo che anche il secondo neonato sia vittima della sindrome da morte improvvisa (Sids). E’ il risultato di una ricerca, condotta su un campione di 258mila donne e pubblicata su ‘Lancet’, da un team di scienziati dell’università di Cambridge (Gb). L’equipe dello scienziato Gordon Smith ha preso in esame i dati riguardanti donne che hanno partorito due volte tra il 1985 e il 2001. Quelle che avevano perso il primo figlio per la Sids, avevano un’alta probabilità che il secondo parto fosse prematuro e il feto di basso peso. Non solo, dalla ricerca emerge che le mamme che hanno visto morire il primo bebe’ a causa della sindrome, piu’ spesso delle altre erano fumatrici, single, giovani e con difficolta’ economiche. Tutti aspetti che farebbero correre alle donne un rischio cinque volte maggiore di complicanze nella seconda gravidanza. In più, i neonati vittime della Sids sono risultati spesso prematuri e con problemi di crescita. Il perchè non è ancora chiaro. Ma ci sarebbero, secondo i ricercatori, tre fattori determinanti: malnutrizione durante la gestazione, posizione sbagliata nel lettino e ‘vizio’ del fumo da parte della mamma. Il periodo piu’ pericoloso e’ quello intorno ai tre mesi di vita. “L’importanza della ricerca - dichiara Smith - sta nell’aver contribuito a fare maggiormente luce sul perchè le donne che perdono un figlio in questo modo siano poi esposte allo stesso rischio con il secondo”. Un ruolo importante, sostiene il ricercatore, spetta anche al fattore genetico. “Tuttavia - puntualizza - i genitori non devono allarmarsi troppo, perchè l’ereditarietà è davvero minima in questo caso”. Piuttosto, sottolinea, “ciò che possono evitare di fare è di accrescere il rischio, esponendo il bambino a un ambiente pieno di fumo di sigarette e mettendolo a dormire nel modo sbagliato”. (Clm/Adnkronos Salute)

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