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PeopleSALUTE: STUDIO ITALIANO, RESPIRO E PELLE A RISCHIO PER I PARRUCCHIERI

17.11.05 - 12:10
SALUTE: STUDIO ITALIANO, RESPIRO E PELLE A RISCHIO PER I PARRUCCHIERI

New York, 17 nov. (Adnkronos Salute) - Vita dura per gli stilisti del capello. Le sostanze decoloranti molto usate per tinture e acconciature espongono, infatti, i parrucchieri al rischio di asma e infiammazioni di occhi, naso e gola. Ma anche al pericolo di fastidiose dermatiti. L'allarme arriva da una ricerca tutta italiana, pubblicata su 'Chest'. ''Negli ultimi anni ho visto diversi casi di asma occupazionale nei parrucchieri, e proprio questo mi ha spinto ad avviare uno studio 'ad hoc' mirato a questa categoria di lavoratori'', spiega Gianna Moscato, responsabile dell'Unita' di Allergia e immunologia dell'Irccs Fondazione Maugeri di Pavia. Tra il 1996 e il 2004 la Moscato e il suo team hanno 'arruolato' 47 parrucchieri, che erano stati esposti ad agenti decoloranti per una media di sette anni, e che si erano rivolti all'istituto lamentando problemi respiratori e dermatologici. I ricercatori li hanno sottoposti a test allergici e hanno esaminato la funzionalita' polmonare di tutti i pazienti. Cosi' hanno scoperto che piu' della meta' dei parrucchieri (51%) soffriva di asma occupazionale, e che nell'87,5% dei casi la condizione era legata ai sali persolfati, sostanze chimiche impiegate come agenti decoloranti. Negli altri pazienti con asma il problema era associato ai prodotti impiegati per fare la permanente (8%) e al lattice (4%). Non solo, ma piu' della meta' dei pazienti con diagnosi di asma (54%) soffriva anche di rinite occupazionale (infiammazione di occhi, naso e gola), nella stragrande maggioranza dei casi legata sempre ai sali persolfati. E ancora, il 36% dei parrucchieri era vittima di dermatite occupazionale. Insomma, un'epidemia di problemi per pelle e respiro. ''Gli agenti piu' coinvolti - spiega la Moscato - sono i sali persolfati. Oltre a un rischio occupazionale cutaneo gia' bene descritto in precedenza, questi lavoratori sono risultati ad alto rischio di ammalarsi di asma occupazionale''. Ora la ricercatrice e il suo team stanno lavorando per promuovere programmi preventivi rivolti agli stilisti del capello. Per proteggere respiro e pelle, questi piani includeranno misure 'ad hoc' e una specifica sorveglianza respiratoria. (Mal/Adnkronos Salute)

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