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LUGANO

Lugano a tutta danza con Mzansi Ballet & Ticino Sound

Al via il festival Rhythm of Two Souths, un evento che celebra l'incontro tra il Sudafrica e il sud della Svizzera tra balletto classico, musica contemporanea e ritmi tribali.
Foto Lds
Fonte Luxury Dreams Services
Lugano a tutta danza con Mzansi Ballet & Ticino Sound
Al via il festival Rhythm of Two Souths, un evento che celebra l'incontro tra il Sudafrica e il sud della Svizzera tra balletto classico, musica contemporanea e ritmi tribali.

LUGANO - Balletto classico, musica contemporanea e ritmi tribali: è il mix attraverso il quale Mzansi Ballet & Ticino Sound portano a Lugano (dal 3 al 6 luglio al Palazzo dei Congressi, qui il programma completo), l'esperienza artistica mozzafiato di Rhythm of Two Souths.

Un festival internazionale che unisce la potenza espressiva della danza alla profondità emotiva della musica dal vivo. Un evento che celebra l’incontro tra il Sudafrica e il sud della Svizzera, grazie alla collaborazione tra Mzansi Ballet e il Lugano Percussion Ensemble.

Una programmazione ricca di spettacoli - Il programma propone sei spettacoli principali, ognuna con un'identità forte e una narrazione artistica potente: il 3 luglio, alle ore 18:00, The Magic of Dance un mosaico di coreografie che fonde danza classica, neoclassica e contemporanea. Tra i brani in programma: Echoes of Reflection su Beethoven, Solace su Debussy e Swan Lake su Tchaikovsky. Protagonisti i danzatori di Mzansi Ballet e i talenti dell’ICE International Contemporary Ensemble e di YAG. Alle 20:30 Carmen, una reinterpretazione potente e sensuale del celebre balletto su musiche di Georges Bizet. Carmen, Don José ed Escamillo danno vita a un dramma di passione e libertà che unisce tecnica classica e gestualità spagnole.

Il 4 luglio alle ore 18:00 Great Choreographers of the World, un viaggio tra gli stili di grandi coreografi internazionali: da Vincent Mantsoe a Shahar Binyamini, fino a Ohad Naharin. In scena anche Song of Khudugo, Bolero e altri pezzi imperdibili. Alle 20:30 Rhythm of Two Souths, un'esperienza sinestetica dove danza e musica si fondono in due atti. Nel primo atto, pianoforte, marimba, violino e voce accompagnano le coreografie di Mzansi Ballet su celebri brani di Saint-Saëns, Debussy, Grieg e Tchaikovsky. Nel secondo, il grande violoncellista Enrico Dindo, insieme a Monica Cattarossi al pianoforte, guida il pubblico in un percorso tra Schumann, Mendelssohn e Brahms.

Il 5 luglio, alle ore 18:00, Colors & Rhythm, un’esplosione di percussioni, fiati e jazz dal vivo. Sul palco: La Scala – Fabrizio Meloni, Lugano Percussion Ensemble, Waikiki Contemporary Quartet, Kesivan Naidoo, Nicola Angileri, Melanie Scholtz, Elisa Prosperi e altri musicisti di fama internazionale, in un programma che spazia da Steve Reich a Philip Glass e Wolfgang Roggenkamp. Alle ore 20:30 The Gold Rhino of Mapungubwe, un balletto spettacolare che rievoca la storia della leggendaria civiltà sudafricana di Mapungubwe. Costumi, scenografie e musiche originali per raccontare, attraverso la danza, una civiltà avanzata, spirituale e dimenticata, oggi riscoperta con orgoglio dal popolo africano.

Ospiti e artisti internazionali - Il festival riunisce alcune delle più importanti voci della scena contemporanea mondiale: Angela Revie (coreografa e danzatrice), Enrico Dindo (violoncellista di fama mondiale), Melanie Scholtz (voce soul e jazz), Sho Kubota (marimba), Ben Schoeman (pianista), Davide Vendramin (fisarmonicista), Szhuwa Wu (violino), ICE International Contemporary Ensemble, YAGP - Youth America Grand Prix.

Il Fuori Festival - A latere dell'evento, prende vita un calendario parallelo sorprendente e immersivo: è il programma del Fuori Festival, una serie di eventi urbani pensati per coinvolgere il pubblico in modo spontaneo, emotivo e diretto. Senza anticipare orari o luoghi – volutamente lasciati come sorpresa – il festival si diffonderà tra le strade, le piazze e gli scorci della città, trasformando Lugano in un palcoscenico diffuso, dove l’arte si incontra per caso e lascia un segno profondo. Tra i momenti più attesi, una performance percussiva a cielo aperto, pronta a scuotere il ritmo cittadino con energia tribale.

Il Painting show con Ribana Szutor il 1° luglio dalle 10:00 alle 17:00: il pubblico crea l'opera - Seguirà una suggestiva esperienza pittorica dal vivo, dove il pubblico sarà chiamato a partecipare, diventando co-creatore di un’opera collettiva ( 1 luglio dalle 10:00 alle 17:00 - Painting Show con Ribana Szutor al Palazzo Congressi). La danza, elemento identitario del Mzansi Ballet, sarà protagonista con flash mob improvvisi a cura della compagnia e dei ballerini ICE, capaci di sorprendere in luoghi inaspettati.

L'esibizione Pantsula - A questi si aggiungerà un’energica esibizione Pantsula – una danza urbana dalle radici profonde, che porta con sé il ritmo e la resilienza delle township sudafricane.

Il sound dei Margarita Lemon - La colonna sonora del fuori festival sarà affidata a interventi musicali altrettanto inaspettati, tra cui l’irresistibile sound dei Margarita Lemon.

La danza gastronomica dell'evento: il mix fra sapori africani e ticinesi - Il gusto avrà il suo spazio grazie a un’inedita esperienza gastronomica che fonderà sapori sudafricani e creatività ticinese, con un piatto esclusivo creato da uno chef del territorio (il 3 Luglio dalle ore 12 al Palazzo dei Congressi).

La giovanissima promessa del balletto sudafricano: Simnikiwe Siphelele Fakude - Dalla scuola primaria Arbor di Benoni alle luci internazionali del palcoscenico europeo: lei è Simnikiwe Siphelele Fakude, giovanissima promessa del balletto sudafricano, che si potrà ammirare al Mzansi Ballet & Ticino Sound.

Lo spettacolo, ideato da Dirk Badenhorst (fondatore di Mzansi Ballet) in collaborazione con il musicista Gregorio di Trapani del Lugano Percussion Ensemble, celebra il dialogo tra culture e l’eccellenza giovanile.

«Incontrare pubblici internazionali e altri ballerini mi aiuterà sicuramente a definire i miei obiettivi futuri. Questo viaggio amplierà davvero la mia identità artistica. Imparerò tanto sul balletto internazionale, scoprirò nuove forme d’arte e mi lascerò ispirare dalla straordinaria cultura svizzera. Credo che tutto ciò sia fondamentale per ogni ballerino. Esibirmi su un palco internazionale alla mia età è un’esperienza unica che contribuisce a costruire il mio profilo».

«Il balletto come rifugio dopo la perdita della madre» - Simnikiwe ha iniziato a danzare all’età di 11 anni. «Il balletto è diventato il suo rifugio dopo la perdita della madre durante il periodo più critico della pandemia di Covid-19. Con ogni plié e piroette ha danzato attraverso il dolore, trasformandosi in una giovane artista piena di speranza e resilienza» si legge in una nota. Dopo essersi distinta nei festival scolastici e alle selezioni nazionali, «oggi si prepara a portare sulla scena svizzera un balletto che unisce tecnica classica e identità africana, in uno spettacolo che promette di incantare il pubblico europeo».


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