Sognando Alicia Keys

LUGANO - Dopo aver a lungo studiato lo stile della superstar statunitense Alicia Keys, la band tributo Anita Keyn - composta da Valentina Iaconis, Alessandro Saiani, Paolo Calzana e Tommaso Virgilio - si è lanciata nella produzione di numerosi brani. In occasione della loro pubblicazione, abbiamo parlato con la cantante Valentina. 

Un progetto per onorare Alicia Keys. Come è nato?
«Alicia Keys mi ha sempre ispirata. Le sue sonorità sono ricche e autentiche, la sua attitudine forte ma sensibile... Quando Alessandro mi ha proposto di partecipare al progetto, non ho potuto che accettare con entusiasmo. Ma ciò che rende tutto ancora più speciale è la serie di coincidenze che ha portato alla nascita del gruppo. Alessandro e Paolo si conoscevano da tempo e da lì è nata l’idea. Quando hanno iniziato a pensare alla band, Paolo ha detto subito: “Ho io il pianista perfetto”. Così è arrivato Tommaso, con il suo tocco raffinato ed espressivo. Alessandro ha poi pensato a me, conoscendo il mio legame con il repertorio. E anche il nome della band è venuto quasi da sé. Io ho un progetto personale che si chiama Anita Cane Violins, e l’assonanza con “Alicia Keys” è sembrata un piccolo segno del destino».

Immagino che per ricreare il timbro di Alicia sia stato fatto un processo di adattamento vocale...
«Cerchiamo sempre di portare qualcosa di autentico, anche se dietro c’è un grande lavoro. Mantengo il mio timbro e il mio modo di cantare, ma mi concentro su ritmo, dinamica e intenzione. Il modo in cui Alicia sta sul tempo è complesso e molto personale. Il lavoro in studio con Alessandro è stato fondamentale. Lui ha curato tutti gli arrangiamenti, suonando diversi strumenti per costruire basi complete, che ci hanno permesso di lavorare a distanza con riferimenti chiari. Ogni musicista ha poi sviluppato le proprie parti individualmente, così da arrivare alle prove con una visione precisa e condivisa. È così che siamo riusciti a costruire un repertorio di oltre 26 tracce e un suono che ci rappresenta davvero».

Anche gli altri musicisti hanno dovuto adattarsi ai suoni dei brani di Alicia Keys?
«Il nostro è un omaggio che cerca di essere fedele, ma mai imitativo. Tutti abbiamo studiato a fondo lo stile e i suoni del mondo di Alicia Keys, adattandoli alle nostre caratteristiche. Io porto con me una profonda passione per la musica soul. Alessandro, oltre a essere un compositore di colonne sonore, ha una lunga esperienza come produttore e arrangiatore, e in questo progetto ha trovato una dimensione molto creativa e viva. Paolo è un bassista con una solida esperienza musicale, è il nostro motore ritmico. Tommaso ha un tocco classico che si fonde perfettamente con il soul e l’R&B. La sua sensibilità arricchisce ogni arrangiamento. Siamo diversi ma complementari, uniti da grande stima reciproca e da una passione comune per Alicia».

Avete già pubblicato molti singoli... Ora siete pronti per esibirvi dal vivo?
«Essendo un tributo, non parliamo di singoli veri e propri. I nostri video sono pensati per agenzie e gestori che desiderano raccontarci. La vera magia accade sul palco, dove possiamo condividere l’energia e l’intensità di questa musica. Al momento stiamo valutando le prime date, probabilmente partiremo dal Ticino, che è il nostro punto di partenza geografico e umano».