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LUGANO

Kashmere in finale a Castrocaro: «Che botta di fortuna»

Il musicista e cantante luganese è tra i finalisti del Festival di Castrocaro. Ora attende la serata del 29 giugno.
Kashmere
Kashmere in finale a Castrocaro: «Che botta di fortuna»
Il musicista e cantante luganese è tra i finalisti del Festival di Castrocaro. Ora attende la serata del 29 giugno.

LUGANO - Il Festival di Castrocaro è una delle manifestazioni musicali più note in Italia, o almeno, lo è stato.

Fondato nel 1957 dal sindaco dell'omonima cittadina con l'intento di portare visibilità alla regione (Emilia-Romagna), ha catapultato centinaia di giovani musicisti e cantanti nel mondo dello spettacolo, anche se la sua notorietà è andata via via scemando. Ogni anno viene trasmesso sulla Rai, che concede ai partecipanti la possibilità di farsi conoscere e avviare una carriera artistica.

Tra i finalisti di quest'anno c'è anche un ticinese. Si tratta di Luigi Maglione, in arte Kashmere, musicista e cantante luganese che per anni si è formato assieme a Pino D'Angiò (re indiscusso del della musica funk in Italia), acquisendone lo stile e portando avanti i suoi insegnamenti.

In occasione di questo splendido traguardo, abbiamo parlato con lui. 

Sei arrivato in finale, come ti senti? 
«È stata una sorpresa anche per me. Solitamente in questi contesti se non sei raccomandato non vai da nessuna parte. Invece, un colpo di fortuna è arrivato anche a me».

Come si è svolta la competizione? 
«Ho mandato la mia candidatura qualche mese fa. Poi sono iniziate le audizioni a Castrocaro e a Roma. E poi sono stati selezionati i dieci finalisti. Ora bisognerà attendere fino al 29 giugno, la giornata in cui ci esibiremo di fronte a Giuseppe Vessicchio, Serena Brancale, Clementino e altri ospiti. Naturalmente ci sarà anche Rai2, che manderà tutto in onda la settimana successiva».

Cosa porti a Castrocaro? 
«Il brano si chiama "L'unica che può cambiare l'atmosfera" ed è una specie di ballata funky. Dunque meno ironico o comico e più romantico rispetto al mio repertorio».

Se Pino D'Angio ti vedesse adesso, cosa direbbe?
«Sarebbe sicuramente molto contento. Credo che il suo spirito ci sia ancora e che mi abbia aiutato a raggiungere questo traguardo».

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