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Baby Gang videochiama il detenuto: sequestrato lo smartphone

La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti del rapper
Imago
Fonte Polizia di Stato / AdnKronos
Baby Gang videochiama il detenuto: sequestrato lo smartphone
La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti del rapper

CATANIA/LECCO - Ancora guai per Mohuib Zaccaria, classe 2001, in arte Baby Gang.

La Polizia di Stato di Catania e Lecco ha dato infatti esecuzione, in località Calolziocorte (Lecco), a un decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti del rapper, indagato per accesso indebito a dispositivi di comunicazione in concorso con un detenuto, aggravato dall'agevolazione mafiosa.

Secondo gli inquirenti, Baby Gang, nella notte del 2 maggio scorso, avrebbe violato una misura restrittiva che gli inibiva di raggiungere Catania. Infatti l'artista si è esibito sul palco della manifestazione musicale “One Day Music”, presso uno stabilimento balneare catanese dove avrebbe anche effettuato una video chiamata tramite un apparecchio cellulare, collegandosi con il rapper Pandetta Vincenzo, detto Niko (nipote del boss catanese Turi Capello), attualmente recluso per spaccio presso la Casa Circondariale di Rossano (Cosenza). Chiamata che è stata ripresa dal pubblico e postata sui social, video diventato virale sul web.

Come spiega la Polizia di Stato, nel corso dell’attività di perquisizione effettuata a Lecco, gli agenti hanno sequestrato uno smartphone, che nei prossimi giorni verrà sottoposto agli accertamenti forensi ritenuti opportuni.

Al rapper è stato notificato il foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Catania, che inibisce a Baby Gang di poter dimorare nel capoluogo etneo per quattro anni.

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