Aurora Baìli torna con un nuovo singolo, "Love of my life".
LUGANO - Ama Emily Dickinson, Zora Neale Hurston e Georgia Douglas Johnson ma soprattutto la musica, tanto da dedicarle il nuovo singolo che si chiama "Love of my life".
Lei è Aurora Baìli, giovane cantautrice ticinese, che racconta a TIO la genesi di questa nuova produzione.
Sei andata in Brasile a registrarlo: quale è stata la motivazione che ti ha spinto a scegliere questa destinazione per confezionare musicalmente la nuova canzone?
«Ci sono arrivata tramite un produttore brasiliano che segue anche Ed Motta, che è uno dei cantanti che amo. Quel genere lì è il mio mondo appunto».
Il pezzo però è nato lungo un'altra direttrice, solcando i mari che puntano a Nord...
«Esatto, è un brano nato in mezzo al mare, in nave, dove stavo lavorando come cantante del teatro su una crociera con itinerario nord Europa. Parla della musica: infatti si chiama "Love of my life". Ed è venuto fuori in un periodo diciamo che non stavo molto bene di salute, per via anche della vita a bordo e anche del cibo. Così ho deciso di scendere dalla nave e sbarcare prima: ho cambiato rotta, puntando a sud del mondo e registrando il pezzo all'Everest Studio con Michel Lima, il produttore brasiliano appunto. Sono rimasta lì due settimane e Michel mi ha anche presentata al Blue Note di San Paolo, la città dove poi mi trovavo».
R&B e soul jazz avvolgono il nuovo pezzo, che non ha risentito a quanto pare delle influenze della musica brasiliana.
«A livello musicale c'è Michel che suona l'Hammond e la base di chitarra, basso e batteria dell'R&B e il soul jazz suonato dai musicisti di Ed Motta. L'idea di andare a registrare in Brasile è stata dettata semplicemente dal fatto di ampliare competenze musicali e anche conoscenze nell'ambito discografico».
Ci sarà un seguito? Hai altri pezzi in cantiere?
«Ne stavo parlando con Michel, vorrei fare un EP o anche un album, vediamo come vanno le cose».
In "Love of my life" tocchi la tematica dell'amore verso l'arte e la musica. In quale altri campi di argomento ti piace addentrarti?
«A me piace molto variare e comunque la mia fonte di ispirazione sono le poesie. Amo leggere versi. Una cosa che però mi piacerebbe fare è parlare di politica in modo però leggero e su certi argomenti mi toccano, trasmettendo un messaggio di sensibilizzazione delle proprie intuizioni rispetto alla narrazione che ci viene offerta quotidianamente».
Nel frattempo cambi di casa e lasci il Ticino...
«Mi trasferisco a Parigi. Cerco di farmi conoscere il più possibile e ho voglia di fare tanta esperienza live, spaziando tra locali, teatri, club parigini dove portare la mia musica».
Casa nuova, nome d'arte nuovo...
«Già, non più Aurora Battle ma Baìli. Ho deciso di cambiarlo per facilitare la ricerca di chi sono, visto che le persone sbagliano sempre a scrivere il mio cognome e anche perché volevo trovare un nome originale che mi rappresentasse. Baìli nasce da "Bailli", un termine che deriva dal latino "bajulus", che significava portatore, responsabile o colui che ha il compito di custodire qualcosa. ll termine si è evoluto in "bailli" in francese antico, indicando un funzionario del re o di un signore feudale. È portatore di una forte carica simbolica che indica eleganza antica, potere, ordine. Ho deciso di trasformarlo in Baìli per dare un tocco esotico e per renderlo unico».