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BASILEA

«Ho sempre sognato di condurre, un giorno, l'Eurovision Song Contest»

A due settimane dall'evento, Michelle Hunziker ha raggiunto Basilea per le prime prove dello spettacolo
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«Ho sempre sognato di condurre, un giorno, l'Eurovision Song Contest»
A due settimane dall'evento, Michelle Hunziker ha raggiunto Basilea per le prime prove dello spettacolo

BASILEA - Michelle Hunziker è a Basilea, dove lunedì hanno preso il via le prove dell'Eurovision Song Contest. La showgirl ticinese ha voluto chiedere ai follower, durante il viaggio dall'Italia alla città renana, se avessero delle domande relative all'evento che prenderà il via tra due settimane. Una volta arrivata a destinazione, ha risposto ad alcuni quesiti con delle Storie su Instagram.

La prima riguardava le sue colleghe presentatrici. La prima è Hazel Brugger, «che ha avuto un grandissimo successo sia in Germania che in Svizzera», mentre la seconda è Sandra Studer, «che ha partecipato all'Eurovision tanti anni fa». Hunziker è sicura che «sarà proprio bello lavorare con loro» e ha rivelato che, nel loro primo incontro, hanno parlato dei propri figli («insieme sono nove») e «sono proprio dei tesori».

La seconda domanda è sulla lingua di conduzione dello show. Michelle spiega che è in inglese, «in modo tale che tutti e 37 i paesi possano comprendere esattamente che cosa devono fare, come votare, tutto il regolamento». Non mancheranno, ovviamente, delle parentesi dedicate alle lingue ufficiali della Svizzera. Lei sarà presente solo alla finale di sabato 17 maggio, a causa degli impegni legati alla conduzione quotidiana di Striscia la Notizia.

Che avventura sarà quella dell'Eurovision? «In cuor mio ho sempre sognato di condurre, un giorno, l'Eurovision Song Contest... Ma quante probabilità c'erano che uno dei miei Paesi del cuore vincesse?». Un sogno che è diventato realtà e ora Hunziker si troverà davanti a una platea televisiva di 180-200 milioni di persone. Lo show sarà complesso e con tempi molto ristretti. «Dovremo essere precisissime» spiega ancora. «Dovremo essere degli orologi svizzeri».

Ma per chi farà il tifo? «Questa è la domanda più difficile. Quando sarò su quel palco, devo rimanere assolutamente, totalmente neutrale». Il mio cuore, ha aggiunto, «batte per i Paesi che amo: batte per la Svizzera, batte per l'Italia, batte per la Germania». Sarà difficile, anche perché «ci sono un sacco di canzoni davvero bellissime».

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