Gli spettatori elvetici sono accorsi in massa a vedere il remake live-action del classico Disney, che sta facendo discutere come non mai
LUGANO - Mai, almeno nella storia recente della Settima arte, un'opera cinematografica si era trascinata dietro un carico di polemiche come "Biancaneve", la riproposizione live action del classico del 1937, primo lungometraggio d'animazione di casa Disney. Il film diretto da Marc Webb sbarcato nei cinema svizzeri la scorsa settimana, è destinato a diventare un vero e proprio caso.
Per i critici non è tutto da buttare - E pensare che, per chi fa il critico cinematografico di mestiere, non è un film da buttare. L'Hollywood Reporter ha parlato di «divertimento frizzante», mentre su IGN è stato sottolineato come questo sia, nonostante le sue pecche, «il miglior remake live-action Disney degli ultimi dieci anni». Altri giornalisti hanno evidenziato i difetti dell'operazione, localizzati specialmente nei segmenti animati, apprezzando l'interpretazione della protagonista Rachel Zegler e la riproposizione delle canzoni originali, che hanno fatto la storia del cinema. Meno apprezzate, invece, quelle create per l'occasione.
C'è infine chi, come Peter Bradshaw del quotidiano britannico Guardian, ha demolito il film dando una sola stella (su cinque). «Questo approccio distorto e pseudo-progressista è così stancante che vorrai metterti le mani in testa».
Polemica sul tutto, dal cast alla guerra - Si iniziò a parlare (male) di "Biancaneve" già all'annuncio del cast. Se nessuno ebbe niente da dire su Gal Gadot quale Regina cattiva, così non fu nel caso di Rachel Zegler. L'ondata di commenti razzisti per la scelta di un'attrice americana, ma di origini colombiane, per il personaggio dalla pelle candida per antonomasia è stata pari a quella che investì l'afroamericana Halle Bailey quando interpretò la Sirenetta nell'omonimo remake.
Poi seguì la polemica sulle posizioni delle due protagoniste in merito al conflitto in corso a Gaza. Gadot, che ha servito nell'esercito israeliano, è stata ovviamente dalla parte di Israele, mentre Zegler si è schierata al fianco dei palestinesi. Una contrapposizione che ha esacerbato gli animi, portando Disney a organizzare un'anteprima in sordina (nella quale le due attrici si sono sostanzialmente ignorate) e che ha provocato manifestazioni di protesta quando, qualche giorno fa, Gadot ha ricevuto la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame.
I sette nani... che non lo sono - «Il politicamente corretto danneggia le nostre carriere». Così ha dichiarato Choon Tan, dopo che Disney ha di fatto eliminato quasi del tutto i nani da questo film, sostituendoli con versioni (ridimensionate digitalmente) di persone di altezza standard. Unico "superstite": Martin Klebba, anch'egli critico. «Non è che i nani possono sparire dalla storia di Biancaneve perché qualcuno non li vuole. Non ho mai capito la questione del "non fare i nani": la storia esiste da sempre ed è un classico. E avrei anche preferito mantenere il titolo originale».
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è stata Zegler, che ha bollato la storia originale come sessista e superata. Per questa versione riveduta, Disney ha cambiato notevolmente lo svolgimento della vicenda. Chiunque si è seduto in sala ha cercato inutilmente il Principe azzurro. Al suo posto c'è un qualsiasi cittadino, che guida una sorta d'insurrezione popolare finale.
Il pubblico non ci sta - Ok avrete capito che "Biancaneve" non è una riproposizione in copia carbone del capolavoro di quasi 90 anni fa. Si è puntato su una prospettiva progressista, inclusivo e dalla parte della valorizzazione della diversità. Peccato che i tempi attuali stiano andando in tutt'altra direzione. Ed è così che sono stati lanciati appelli multipli al boicottaggio - da chi è stufo della cultura "woke", così come dai sostenitori delle due parti del conflitto a Gaza, e altro ancora.
La valutazione su IMDb, il popolare portale cinematografico di proprietà di Amazon: è più che impietosa: 2,1 punti su 10. Molti potranno anche aver votato 0 per partito preso, senza aver visto il film. Ugualmente, è un fallimento su tutta la linea. Che si è riverberato anche sulle finanze di Disney: le azioni della società sono scese di oltre il 10% nell'ultimo mese.
Per ora, nelle sale svizzere, funziona - Ma com'è andato "Biancaneve" nelle sale ticinesi e svizzere? Le statistiche del fine settimana, pubblicate come ogni lunedì da Filmdistribution, parlano chiaro: il film sta suscitando la curiosità degli spettatori e i boicottaggi non stanno funzionando, almeno per ora.
il film è stato visto da 1357 spettatori in 6 sale ticinesi, numeri che lo vedono al primo posto nella top 10 cantonale. Nella Svizzera tedesca è stato il secondo film più visto con 11893 persone in sala, mentre in Romandia si sono recati in sala 6089 spettatori, per un primo posto regionale più che netto.