Il direttore artistico della maison spagnola potrebbe lascaire il posto a Lazaro Hernanzdez e Jack McCollough
MADRID - Non c'è pace nel mondo del lusso: appena il tempo di assimilare l'addio di Donatella Versace e l'arrivo del nuovo direttore artistico Demna Gvasalia alla casa di moda fiorentina Gucci, che stamattina Loewe annuncia l'uscita di scena di Jonathan Anderson, direttore creativo della Maison spagnola del gruppo Lvmh dal 2013.
La notizia non ha sorpreso nessuno: le voci sulla sua uscita si rincorrevano da mesi e la scelta di non sfilare, ma di optare per una presentazione, all'ultima "fashion week" parigina, pareva averli già confermati.
«Sotto la sua direzione, Loewe - si legge in una nota - ha registrato una crescita eccezionale e si è affermata come pioniere nella presentazione di una visione moderna della moda e della cultura di lusso, sottolineata dal costante impegno della Maison per l'artigianato».
«Riflettendo sugli ultimi undici anni, ho avuto la fortuna di essere circondato da persone con l'immaginazione, le capacità, la tenacia e l'intraprendenza per trovare un modo per dire sì a tutte le mie idee estremamente ambiziose», afferma il designer irlandese, citato nel comunicato.
«Mentre il mio capitolo volge al termine, la storia di Loewe continuerà per molti anni, e guarderò con orgoglio come continuerà a crescere il fantastico marchio spagnolo che un tempo chiamavo casa».
«Ho avuto il piacere di lavorare con alcuni dei grandi direttori artistici degli ultimi tempi e - commenta l'ex numero uno di Lvmh, Sidney Toledano - considero Jonathan Anderson tra i migliori. Il suo contributo a Loewe va oltre la creatività. Ha costruito un mondo ricco ed eclettico con solide basi artigianali che consentiranno alla Maison di prosperare a lungo dopo la sua partenza».
Secondo le voci, da Loewe potrebbero arrivare Lazaro Hernanzdez e Jack McCollough, creativi dell'azienda di New York Proenza Schouler, mentre il 41enne Anderson - che ha anche un suo marchio eponimo, Jw Anderson - è dato già come prossimo direttore creativo della società europea con sede a Parigi Dior, fiore all'occhiello del gruppo Lvmh, dopo l'addio di Kim Jones, che disegnava la linea uomo.