Da tempo era malata. Nel 2023 era stata lei stessa a rivelare di avere un tumore al pancreas
ROMA - È morta l'attrice Eleonora Giorgi. Malata da tempo, era stata lei stessa a rivelare di avere un tumore al pancreas.
«Eleonora Giorgi si è spenta serenamente nell'amore e nell'abbraccio dei suoi figli e dei suoi affetti» ha annunciato questa mattina la famiglia.
Il racconto della sua malattia in tv dalla clinica dove era ricoverata - L'attrice aveva 71 anni. Era da tempo ricoverata in una clinica romana per la terapia del dolore, da dove aveva raccontato l'evoluzione della sua malattia anche in tv, conservando sempre il sorriso e invitando tutti a «vivere senza sprecare il proprio tempo».
La famiglia e l'ex marito Massimo Ciavarro sempre accanto - Accanto a lei in questi mesi difficili i figli Andrea e Paolo, l'ex marito Massimo Ciavarro, la nuora Clizia Incorvaia e l'adorato nipotino Gabriele.
Il figlio Andrea Rizzoli e il libro "Non ci sono buone notizie" - Il figlio Andrea Rizzoli le ha dedicato il libro "Non ci sono buone notizie" (Piemme) in cui ha raccontato la malattia e insieme la voglia di vivere della madre.
Nata a Roma il 21 ottobre del 1953, da padre inglese e madre ungherese, è stata fra le protagoniste più note di molti film di commedia (dal genere "rosa" a quello "famigliare"), per approdare nella seconda parte della sua carriera anche al cinema d'autore. L'influenza della scenografa Giulia Mafai (seconda compagna del padre) è stata determinante dato che sul set fu catapultata per caso dopo qualche servizio fotografico e un paio di film da non accreditata.
"Storia di una monaca di clausura": un ruolo di spicco a fianco di Catherine Spaak - La chiama Tonino Cervi che produce Storia di una monaca di clausura nel 1973 e ha un ruolo di spicco per lei a fianco di Catherine Spaak. Si tratta di un racconto popolare con qualche venatura erotica ma per la ragazza diciannovenne, libera e sfrontata, cresciuta al tempo della contestazione del '68, il cinema è un grande gioco che attira.
A Roma con Federico Fellini - Specie se, come accade a Eleonora, è preceduto da una comparsa in Roma vicino al maestro Fellini. All'inizio i registi la doppiano, ma poco a poco la sua voce roca e sensuale diventerà un tratto inconfondibile del suo personaggio.
Bionda, occhi cerulei, movenze da Lolita e disinvolta esibizione della sua bellezza (avrà presto un intero servizio su Playboy Italia), la ragazza acqua e sapone incrocia l'amica/rivale Ornella Muti l'anno successivo in "Appassionata" e nello stesso 1974 diventa un modello di successo con ben quattro film sempre legati a un erotismo rosa ed elegante.
Il tunnel dell'eroina e della depressione - Sono gli anni delle nuove dive con Agostina Belli a completare un terzetto vincente insieme a Muti e appunto Giorgi. Ma nello stesso anno un dolore profondo (la morte del suo fidanzato Alessandro Momo a bordo di una moto che le ha preso in prestito) segna di colpo la sua vita. Si addentra nel tunnel dell'eroina, conosce la depressione, si rifugia alla radio, scompare dallo schermo.
Il salvataggio di Alberto Lattuata e il ruolo in "Cuore di cane" dal romanzo di Bulgakov - A vent'anni Eleonora Giorgi è già una donna carica di esperienze, non tutte felici. Le viene in aiuto Alberto Lattuada che, fidando nel giudizio dei migliori registi che l'hanno formata (Salce e Samperi in primis), la chiama nel '75 per "Cuore di Cane" dal romanzo di Bulgakov con Max von Sydow e Cochi Ponzoni come partner.
A fianco di Marcello Mastroianni - A sorpresa per Eleonora è come un secondo inizio: da quel momento in poi le occasioni prestigiose si susseguono, una volta ancora secondo un destino artistico che le accomuna Ornella Muti, di due anni più giovane. Eleonora lavora con Giuliano Montaldo ("L'Agnese va a morire"), Damiano Damiani ("Un uomo in ginocchio"), Dario Argento ("Inferno"), Franco Brusati ("Dimenticare Venezia"), Liliana Cavani grazie alla quale incontra nel 1982 per "Oltre la porta" il compagno di scena più amato e rispettato, Marcello Mastroianni.
Partner ideale nelle commedie con Renato Pozzetto e Adriano Celentano - Nel frattempo, però, Giorgi ha scoperto il suo lato comico, una leggerezza finemente ingenua che la rende partner ideale per Celentano (Mani di velluto) e Renato Pozzetto (Mia moglie è una strega).
Il grande successo con Carlo Verdone e il film "Borotalco" - A coronare questa svolta è l'incontro con Carlo Verdone che in Borotalco (1982) ne fa la sua musa fatata e la ritroverà anni dopo in Compagni di scuola. Sarà, per quasi vent'anni, la sua ultima apparizione al cinema.
I film per la televisione - Confermerà invece la sua popolarità in tv, da Yesterday a I Cesaroni. Intanto, negli anni 2000, sceglie di dirigere proprio Ornella Muti in Uomini & donne, amori & bugie (la sua prima regia nel 2003) e poi di raccontare l'adolescenza confusa dei tempi nuovi in L'ultima estate del 2009.
La Grolla d'oro per "Nudo di donna" - Gli allori invece erano tutti arrivati per Borotalco con la statuetta del David, il Nastro d'argento e il premio al festival di Montreal. Vincerà invece la Grolla d'oro per Nudo di donna (ancora con Lattuada) e avrà la nomination ai Nastri per la sua prima regia.
Il matrimonio con Angelo Rizzoli e il terremoto giudiziario - Le vicende della sua vita privata hanno un ruolo importante rispetto alle scelte artistiche. Dopo il matrimonio nel 1979 con Angelo Rizzoli (da cui è nato il primogenito Andrea), il terremoto giudiziario che coinvolge il marito a inizio degli anni '80 segnerà la fine del matrimonio ma anche un disagio profondo in Eleonora che sceglie il silenzio, dirada l'attività artistica, privilegia la vita col figlio.
L'incontro con Massimo Ciavarro: il compagno della vita rimasto accanto a lei fino all'ultimo - Sul set di Sapore di mare 2 (1983) incontrerà poi Massimo Ciavarro, marito, amico, produttore insieme e lei e padre di Paolo. Nonostante qualche altro flirt (celebre quello con Warren Beatty raccontato nella sua autobiografia Nei panni di un'altra) e la lunga relazione con Andrea De Carlo, Ciavarro è rimasto per Eleonora Giorgi il compagno della vita, accanto a lei fino all'ultimo.
La tv e i programmi d'intrattenimento - La Giorgi degli anni 2000 abbraccia la tv dei programmi d'intrattenimento, tra una giuria di Miss Italia, un Ballando con le stelle molto autoironico e il Grande Fratello Vip.
L'attesa della fine nel libro "Non ci sono buone notizie" - Come è in fondo il suo testamento spirituale, il racconto della malattia e l'attesa della fine in "Non ci sono buone notizie" scritto dal figlio Andrea Rizzoli e introdotto da un testo di Eleonora che ne fotografa la vitalità raggiante e la dolcezza umana di una diva che ha saputo attraversare la vita da donna, ogni anno in più con la testa alta.
Come ricorda Paolo Ciavarro nella nota che chiude il libro. Un "finale di partita" mai nascosto, ma regalato a noi come un inno alla vita.