Cerca e trova immobili
CANTONE / SANREMO

Kety Fusco sul palco dell'Ariston

L'arpista ticinese accompagnerà Joan Thiele e Frah Quintale nella serata delle cover
SEBASTIANO PIATTINI
Kety Fusco sul palco dell'Ariston
L'arpista ticinese accompagnerà Joan Thiele e Frah Quintale nella serata delle cover

SANREMO - Vi avevamo già detto (vedi copertina del 20minuti di martedì) che sarebbe stato un Sanremo particolarmente ticinese. Dopo Dose e Diamante ecco il terzo artista che prende parte alla kermesse: Kety Fusco salirà sul palco del Teatro Ariston venerdì 14 febbraio. L'arpista ticinese accompagnerà Joan Thiele e Frah Quintale nella serata delle cover.

La presenza della musicista nata in Toscana, ma ticinese da ormai molti anni, è resa possibile grazie alla collaborazione con Sony Music Italia e rappresenta un ponte tra tradizione e innovazione, unendo la raffinatezza dell'arpa classica con la sua visione sonora unica e contemporanea. Kety ha raccontato a Tio/20minuti come è nata questa prestigiosa partecipazione, che la porterà sul palcoscenico più prestigioso della musica italiana e sotto gli occhi di decine di milioni di spettatori.

L'annuncio - «Un paio di settimane fa ero a Losanna, dove stavo lavorando alla colonna sonora di un film di Michele Pennetta che uscirà quest'anno. Mi arriva un messaggio del mio ex manager, con il quale ho mantenuto un bellissimo rapporto. Mi scrive: "Sei seduta?". Insomma, mi dice che tra dieci giorni sarei dovuta essere all'Ariston per le prove, visto che avrei suonato con due cantanti in gara nella serata dei duetti».

La notizia ha inizialmente spiazzato Kety, che si trovava totalmente immersa nella musica che stava scrivendo per il film. «Ho risposto: "Okay, ma cosa devo suonare?". Stavo già andando nel panico, c'è pochissimo tempo. Entro un'ora mi arriva lo spartito, ed è un brano di Gino Paoli». Joan Thiele e Frah Quintale proporranno un classicissimo della musica d'autore: "Che cosa c'è". «Quindi ho messo in pausa il film e ho studiato lo spartito. Anche se la parte è abbastanza semplice deve funzionare a memoria e bene».

Il vortice di Sanremo - Kety dà la conferma all'ex manager e, da quel momento, viene ufficialmente assorbita dal vortice sanremese. «Mi ha scritto il direttore d'orchestra, Carmelo Patti, dicendomi che avrei potuto riarrangiare la parte, darle il mio tocco». Il mattino dopo ha quindi inviato al maestro quella che era la sua interpretazione e «abbiamo trovato un ottimo compromesso».

Poi si è fatta avanti Sony Music Italia. «Mi conoscevano e volevano proprio me sul palco». Fondamentale è stata la scelta dell'arpa da portare a Sanremo. «Ne ho proposta una elettroacustica, ma classica: ha 47 corde ma è amplificata». La richiesta è stata soddisfatta. «È bello che abbiano mantenuto la mia identità artistica e che possa suonare con lo strumento con il quale sto lavorando adesso». Kety si è trovata quindi nella routine stressante di Sanremo, ma trovando tantissima cortesia e disponibilità.

Il Festival è arrivato ai nastri di partenza e anche la musicista ticinese, come centinaia di altri, si trova nella località ligure. Le prime prove hanno colpito Kety. «Mi sentivo in un altro mondo. Non c'ero mai stata, anche se tutti gli anni guardo le serate del Festival, fino alle 2-2.30 del mattino. M'interessa vedere il panorama musicale italiano, per quanto io non sia direttamente coinvolta nella kermesse, non essendo una cantante». Ma in nessun posto come all'Ariston, aggiunge, si può percepire in quale direzione si sta muovendo la scena artistica del Belpaese.

All'Ariston - Ma com'è, visto da una insider, il mitologico Teatro Ariston? «In realtà è piccolissimo, in televisione non dà questa impressione. Il palco invece è enorme e c'è questa scenografia fantastica». C'è stato ovviamente l'incontro con i compagni di questa avventura. «Joan Thiele è gentile e carinissima, umile. È proprio una bella persona, mi ha dato subito un'ottima energia. Ha detto che non vedeva l'ora di suonare. Poi, quando è arrivato Frah Quintale, abbiamo iniziato le prove». A dispetto del contesto così imponente, Kety è molto tranquilla. «Ho studiato maniacalmente il brano, come faccio sempre. Non sento l'ansia, mi trovo pienamente a mio agio».

Un 2025 carico di aspettative - Sanremo è, per Kety Fusco, una tappa prestigiosa in un 2025 molto importante. C'è il già citato film di Michele Pennetta, così come un concerto importante, in programma il 4 aprile al Teatro Sociale Bellinzona. Sarà una sorta di antipasto del suo nuovo album, "Bohème", che uscirà nel mese di giugno. Il progetto, come peraltro i precedenti, sfida le convenzioni e ridefinisce i confini della musica con il suo strumento, l'arpa. Proprio come farà sul palco di Sanremo.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
NOTIZIE PIÙ LETTE