I protagonisti del Festival raccontano le canzoni che porteranno in gara tra qualche settimana
SANREMO - Manca meno di un mese alla prossima edizione del Festival di Sanremo, in programma da martedì 11 a sabato 15 febbraio. Con il passare dei giorni sempre più artisti in gara stanno svelando piccoli dettagli del brano che presenteranno sul palco dell'Ariston.
Brunori Sas presenterà "L'albero delle noci", una canzone che racconta luci ma anche ombre e inquietudini. «Parla di come una nascita possa essere una rinascita, una gioia e una rivoluzione ma anche un momento di grande crisi. Racconto luci ma anche ombre e, se vogliamo, anche inquietudini. Racconto di una condizione che può crearti anche un certo senso di inadeguatezza, in quel limbo che sta fra l’essere genitore e sentirsi ancora figlio».
«Se la mia canzone fosse un’immagine, penso a un pixel nero» ha dichiarato Fedez a proposito di "Battito". «È un brano molto intimo, una dicotomia tra un brano d’amore in cui però la figura femminile incarna la depressione. Quindi è un brano sulla depressione, costruito come se fosse una canzone d’amore».
"Chiamo io, chiami tu" di Gaia, sebbene leggera e sicuramente ballabile, «ha un sottotesto che, se ascolti un pochino più intensamente, verticalmente, puoi cogliere. Parla di quel limbo d’indecisione che ci logora il cervello e non ci riporta nel nostro sentire e nei nostri istinti più primordiali».
Giorgia porta in gara "La cura per me" e, secondo i bookmaker potrebbe portarsi a casa il Festival. «È un viaggio di sentimento profondo che volge a una trasformazione. Se fosse un’immagine o un quadro, vedrei una stanza buia spezzata da una luce che entra dentro questa stanza, illuminandola».
Parla alle donne indipendenti di oggi, Marcella Bella, con "Pelle diamante". Quelle «che sanno quello che vogliono, donne che si fanno valere e che sono talmente sicure e quasi ‘dure’ da essere molto vicino a un diamante, la pietra più dura che ci sia, che è anche molto, ma molto, preziosa. Quindi anche queste donne sono preziose».
I Modà non tradiscono se stessi e con "Non ti dimentico" propongono un brano totalmente nel loro stile. «Si parla d’amore, ma si parla anche di coraggio. L’amore spesso può finire e arriva un momento in cui il coraggio e la determinazione di andare avanti sono fondamentali per non cadere nella tristezza».
Noemi proporrà un brano cucitole addosso da Mahmood e Blanco: "Se t'innamori muori" «è molto forte. A parte questa frase che è pazzesca, essendo una metafora per raccontare l’abbandono… Quando noi ci lanciamo e viviamo i sentimenti senza avere paura, o forse con quella paura di sentirsi fragili… Questo è un abbandono, perché in realtà è tutto in mano a qualcun altro».
"Balorda nostalgia" definisce fin dal titolo la tematica della canzone di Olly. «Come tutte le canzoni che sto scrivendo ultimamente, è una presa male che non è fine a se stessa, ma finisce sempre in una liberazione generale. Racconta la nostalgia di qualcosa che non so ancora esattamente se ho già vissuto o no, però sicuramente qualcosa di vero».
Roma come una donna: questa è la visione di Tony Effe in "Damme 'na mano". «È una canzone personale e passionale che parla d’amore oltre che a tante altre cose. Se questo brano fosse una foto vedrei una donna seduta in piazza Madonna dei Monti».
Rose Villain, con "Fuorilegge", vuole «esplorare i vari lati dell'amore». Una canzone che parla di desiderio, di quella «passione un po' soffocante a tratti», ma che in definitiva «è forse una delle cose che più fa sentire vivi». Se fosse un'immagine sarebbe «una persona in un letto che si contorce d'amore, sotto un cielo stellato».