La bella storia della rinascita dei Freego, sulla cresta dell'onda negli anni '80 e pure... in pensione: «Ai concerti anche figli e nipoti».
LUGANO - Rimettere in piedi l'indimenticato gruppo di gioventù che negli anni '80 aveva girato il cantone, la vicina Italia e pure la Svizzera, una volta in pensione.
Un'idea forse pazza che però Alberto Bertocci, polistrumentista e capobanda di diverse celebri formazioni musicali nostrane, ha comunque deciso di portare avanti: «Con alcuni di loro ero rimasto in contatto negli anni, con altri invece avevamo preso strade diverse e ci eravamo persi di vista», ci racconta, «piano piano però sono riuscito a rintracciarli tutti quanti».
La sua missione in stile “Blues Brothers” per riportare in vita la «bbanda» ovvero i “suoi” Freego ha portato a reazioni che dire variegate è dir poco: «C'è chi era entusiasta e non vedeva l'ora, ma anche chi magari era anche per la quale ma aveva venduto da anni gli strumenti o addirittura li aveva persi e infine chi inizialmente ha pensato fossi scemo, o addirittura peggio», ride Bertocci, «l'idea iniziale era quella di “fare solo una cena e poi vediamo”, da lì si è passati a “facciamo una prova e poi vediamo” e in conclusione... si è finiti a tornare a suonare».
Ma chi erano i Freego? «La band nasce dalle ceneri di un altro gruppo, gli Spiders che fondamentalmente suonavano solo cover di Rolling Stones e Neil Young. A un certo punto cercavano un bassista, quindi sono subentrato io e... ho cominciato un po' a cambiare le cose. A parte lasciare da parte gli Stones, che va bene tutto ma con tre accordi copri tutto il repertorio (ride), abbiamo iniziato a fare pezzi nostri guardando un po' alla scena prog e rock italiana di quei tempi, dalla Pfm passando per Pino Daniele, Ivan Graziani e i Pooh. L'idea del suono era quella, poi ovviamente noi finivamo per suonare in maniera decisamente più modesta degli originali».
Dal Ticino, il gruppo ha poi suonato in lungo e in largo arrivando anche a raggiungere il pregevole traguardo delle finali di un evento particolarmente rinomato di quegli anni, il Festival svizzero di jazz e rock di Augst (BL), per ben due volte nel 1984 e nel 1985.
A dicembre del 2023, per festeggiare questo nuovo corso i Freego ritornano a suonare anche dal vivo, in quel di Jazz in Bess a Besso, e il risultato è un successone: «È andata così bene che doveva essere un solo concerto ma alla fine sono diventati due, uno anche la domenica pomeriggio giusto per rientrare negli standard... da casa anziani (ride). Chi viene ai concerti? Molti di quelli che ci seguivano già negli anni '80 - felici di risentirci e di rivivere un po' le atmosfere di quegli anni - ma anche i loro figli e, in alcuni casi, pure i nipotini!».
Un'occasione per risentire i Freego sarà il prossimo 7 dicembre al Teatro di Banco di Bedigliora.