Quattro chiacchiere con il giovane batterista ticinese su e giù dai palchi social, e non solo: «Le band? In Ticino stanno scomparendo».
Sentire una canzone, da un disco o alla radio, acquistare uno strumento e provare a strimpellare magari poi prendere lezioni e fondare una band di amici, anche solo per fare «un po' di casino» in cantina, poi chi lo sa. È sempre stato questo l'iter del musicista dilettante, anche in Ticino.
Oggi le cose sono un po' cambiate e a confermarcelo è David "Dave" Cuomo, batterista e insegnante di batteria attivo da anni nella scena nostrana, e non solo: «C'è un po' questa sensazione che le band siano una cosa del passato, è come se questa urgenza non ci fosse più», ci conferma, «tanti ragazzi vengono a studiare lo strumento, magari a casa suonano sulle basi ma il tutto finisce un po' lì... si accontentano della loro cameretta. È un po' un peccato, è un potenziale musicale, e umano, che si va a perdere».
Proprio la stanzetta di casa, magari trasformata in studio con tanto di videocamera, sta un po' diventando il palco del presente: con clip condivise su Instagram, TikTok e video pubblicati su YouTube.
Proprio Cuomo questo lo sa bene, che circa tre anni fa si è imbarcato in un'avventura - che si è rivelata piuttosto impegnativa - come content creator di video sulla batteria: «Ho iniziato un po' come sfida con me stesso, un po' per condividere questa mia grande passione», ci spiega, «i primi tempi sono stati abbastanza impegnativi, non avevo idea di quanto tempo richiedesse. A un certo punto ho deciso di mettere il tutto in pausa per capire un po' come procedere».
Lanciare da zero un canale, infatti, è una grande sfida contro... i numeri: «All'inizio le visualizzazioni sono poche e bisogna essere pazienti, è anche un linguaggio tutto particolare che ho dovuto imparare e ci ho messo anni. Alle volte a far la differenza è anche solo la foto che si sceglie, o l'espressione che si ha! Dopo tutto questo tempo devo dire che le cose stanno andando bene. Sono arrivato a superare i 2 milioni e mezzo di visualizzazioni e le idee non mi mancano, insomma devo proprio dire che mi diverto».
Tornando alla musica suonata in maniera, per così dire, “analogica”, fra i vari impegni del giovane ticinese ci sono anche i tour estivi con Rita Pavone: «Possiamo dire che è un suonare di un altro livello», conferma Cuomo, «ci vuole una grandissima preparazione e concentrazione e anche il repertorio è davvero vasto. Fortunatamente io sono uno ansioso e mi sono presentato esageratamente preparato (ride). Poi ci sono quelle cose come trovarsi la batteria già montata sul palco e non doverla smontare quando hai finito perché ci sono i tecnici di palco... ci si vizia un po' il palato e quando torni a suonare in Ticino e devi fare tutto da soli, ti scende la lacrimuccia (ride)».