Il leggendario produttore di Micheal Jackson e di “Thriller” aveva 91 anni. Aveva lavorato anche con Frank Sinatra e “scoperto” Will Smith.
LOS ANGELES - Il produttore, compositore e arrangiatore americano Quincy Jones è spirato nella sua abitazione a Bel Air (Los Angeles) nella notte tra domenica e lunedì. A comunicarlo è il suo agente, in una nota diffusa ai media che conferma come il 91enne si sia spento «attorniato da amici e parenti».
Figura musicalmente camaleontica, di formazione jazzista (trombettista che ha girato i palchi degli anni d'oro fra Stati Uniti, Europa e il resto del mondo suonando con i più grandi in assoluto del genere) poi reinventatosi arrangiatore - per grandi nomi della musica nera come Ella Fitzgerald, Sara Vaughan e Sammy Davis Jr. - e compositore di colonne sonore tanto per il cinema quanto per la televisione.
Collaborerà per quasi un trentennio, come direttore musicale e produttore, con Frank Sinatra.
A traghettarlo di peso nelle leggende della musica (questa volta pop) sarà però un giovanissimo Michael Jackson per il quale Jones (re)inventerà un “mondo sonoro” in grado di renderlo l'icona popolare di un decennio (e oltre). Sua la produzione di “Off the Wall” (1979), ma soprattutto dell'album epocale “Thriller” (1982) e del suo seguito “Bad” (1987).
Jones si è anche occupato della direzione musicale di un'altra pietra miliare degli anni '80 la canzone-evento “We are the World” (1985).
Suo anche il merito di "aver scoperto" Will Smith, fu infatti la sua Quincy Jones Entertainment a produrre la sitcom di successo “Il Principe di Bel Air” che lo ha poi reso una star mondiale.