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REGNO UNITOBanksy... ma sono dei piranha quelli?

11.08.24 - 17:35
Nuovo giorno, nuova opera per lo "zoo" dello sfuggente artista di Bristol. Questa volta sono pesci che nuotano in una cabina
keystone-sda.ch (ANDY RAIN)
Fonte ats
Banksy... ma sono dei piranha quelli?
Nuovo giorno, nuova opera per lo "zoo" dello sfuggente artista di Bristol. Questa volta sono pesci che nuotano in una cabina

LONDRA - Un banco di pesci, forse piranha, che nuotano sulle pareti di una cabina della polizia: è la settima opera d'arte che Banksy, come fa da puntualmente da lunedì scorso intorno alle 13 ora di Londra -le 12 in Svizzera-, ha "autenticato" con un post su Instagram (IG).

Ancora animali, ad arricchire quel London Zoo disseminato per le strade della città che il celebre e misterioso writer britannico ha inaugurato il 5 agosto con una capra (o forse uno stambecco) in bilico a Kew Bridge, popolandolo poi con due elefanti con le proboscidi che si sfiorano a Chelsea, tre scimmiette che dondolano sotto un ponte della ferrovie a Brick Lane, un lupo che ulula alla luna su un antenna satellitare a Peckham, due pellicani che mangiano pesci sull'insegna di un pub a Walthamstow e infine un grosso gatto nero che si stiracchia a Cricklewood.

A differenza dai precedenti stencil neri, l'acquario sembra realizzato con una vernice spray traslucida che lascia trasparire sfumature di azzurro. Ma sulla paternità non ci sono dubbi, visto che l'immagine è apparsa sul profilo ufficiale IG di Banksy. Che questa volta ha lasciato la firma su una vecchia garitta della polizia su Ludgate Hill, vicino all'Old Bailey e alla Cattedrale di St Paul.

Due agenti della City hanno scattato foto dell'opera: uno di loro ha spiegato che il lavoro è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso e gli era stato chiesto di andare a dare un'occhiata. "Siamo a conoscenza di danni a una cabina della polizia della città di Londra a Ludgate Hill", ha detto l'ispettore Andy Spooner. "Stiamo collaborando con la City of London Corporation che possiede la cabina di polizia". Insieme alle telecamere a circuito chiuso e ai dissuasori per restringere le strade, garitte della polizia come questa - ricorda il sito della Bbc - furono installate intorno allo Square Mile negli anni '90 per proteggere la città dagli attacchi terroristici durante i disordini dell'Ira.

Se la street art è effimera per definizione, le nuove opere dello Zoo di Banksy - tutte senza titolo né didascalia, ad accrescerne il mistero e ad alimentare le febbrili speculazioni - hanno avuto sorte diversa: il lupo, con tutta la parabola, è stato rubato poche ore dopo la sua realizzazione da due uomini incappucciati, la capra è stata messa sotto plexiglass, la coppia di elefanti è stata vandalizzata con strisce di vernice bianca e il gatto è stato rimosso poche ore dopo la sua comparsa, tra i fischi della gente accorsa a vederlo. Gli uomini incaricati della rimozione hanno spiegato di essere stati "ingaggiati" da un'impresa edile per motivi di sicurezza.

Secondo quotidiani come l'Observer e il Guardian, che hanno interpellato il Pest Control Office, la società senza scopo di lucro creata da Banksy per vendere e autenticare le sue opere, la nuova serie di lavori ha lo scopo di "rallegrare il pubblico" durante una settimana particolarmente tumultuosa nel Regno Unito. "Si intuisce - ha scritto Vanessa Thorpe sul Guardian - che la speranza di Banksy è che opere edificanti rallegrino le persone con un momento di divertimento inaspettato, oltre a sottolineare con delicatezza la competenza umana per il gioco creativo, piuttosto che per la distruzione e la negatività". In ogni caso, secondo il Pest Control Office, alcune teorie sul significato più profondo di ogni nuova immagine "sono andate troppo oltre".

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