Cerca e trova immobili

CANTONETatum Rush e "Mambo", il grado di separazione tra Carlo Sortino e Marlon Brando

06.08.24 - 06:30
Nel più recente singolo del cantautore, oltre all'intreccio di citazioni, si respira una raffinata aria di Brasile
VANNI MORETTI
Tatum Rush e "Mambo", il grado di separazione tra Carlo Sortino e Marlon Brando
Nel più recente singolo del cantautore, oltre all'intreccio di citazioni, si respira una raffinata aria di Brasile

LUGANO - "Mambo" è il singolo estivo di Tatum Rush. Pubblicato nelle scorse settimane per Undamento, s'innesta nell'universo nel quale sono venuti alla luce i singoli "Angelina Jolie" e "Ricky Martin" pubblicati a gennaio, ma con qualcosa di diverso.

«Il brano nasce ancora una volta a Rio de Janeiro» spiega l'artista di origini italo-svizzero-americane. La città brasiliana è già stata fonte d'ispirazione per la sua arte «e quest'anno ci sono stato un mese e mezzo. Ovviamente avevo mille progetti, chissà quanti pezzi da scrivere, gettare le basi di un album...». Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo... il tempo. «Avevo voglia di fare mille cose, ma questo è un pezzo che mi è preso un sacco di tempo ed è stato l'unico che sono riuscito a spremere».

L'ennesimo soggiorno brasiliano è stato ad ogni modo prezioso. «Ho scoperto meglio la scena locale della musica indipendente e ho messo una cura particolare nel brano. "Mambo", alla fine, è una specie di Polaroid di questo viaggio, delle sensazioni che ho raccolto». Troviamo condensata l'energia creativa, ma anche il contesto nel quale la composizione è avvenuta. «A causa di un disguido abbiamo dovuto cambiare residenza e ci siamo trovati in una favela, anche se abbastanza tranquilla». Un luogo così carico di spunti «che mi sembrava di essere in un romanzo di Gabriel García Márquez. Ho trasportato in musica quella sensazione e ne ho lasciato traccia anche in versi come "Notte di calore nella favela / l'amore ai tempi del colera». E non è l'unica citazione che troviamo in questa canzone. C'è il richiamo a "Cucurrucucú Paloma", cantata sia da Caetano Veloso che da Franco Battiato, «che è molto apprezzata per questa sua vena quasi surrealista», e che anche Diodato ha cantato nel corso del suo concerto a Estival Jazz a Lugano, poche settimane fa.

Tornando a "Mambo", Tatum spiega che la preferenza data dall'algoritmo delle piattaforme a "Ricky Martin" aveva lasciato in lui la voglia di fare una dichiarazione d'intenti artistica più vicina ad "Angelina Jolie". «Volevo ricordare al mio pubblico che non faccio solo musica pseudo-ballabile, c'è anche altro». Da "Bouganvillea" del 2023 il cantautore sta compiendo «una specie di traversata solitaria nel mondo della musica italiana», dopo che per anni la produzione dei suoi lavori è stata curata da Ceri.

In questo brano, che si distingue per la cura estrema di ogni dettaglio e per il suo essere quasi cesellato, si nota un'altra collaborazione: quella con Carlo Sortino. «È ovviamente uno dei miei eroi della cultura pop. Sono sempre stato un appassionato di quello che viene chiamato "trash", ci ho fatto anche la tesi di laurea. Quando si è trattato di capire cosa fosse il mambo prima di tutto, ho pensato a lui per il ruolo del maestro di ballo». È nata così questa finta scuola, le cui lezioni filmate sono finite sui social. «Molti degli allievi sono arrivati perché avevo detto loro che ci sarebbe stato Carlo». Il quale si trova legato, in un infinito gioco di rimandi, a Marlon Brando. «Richard Pryor, in un'intervista, aveva rivelato che negli anni '60 frequentava un bar di Los Angeles e qui, incrociando Brando, si rese conto di come il divo fosse un bravissimo ballerino di mambo». Come Sortino, peraltro.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE