Una terra che è rimasta nel cuore di Stash e compagni, protagonisti giovedì sera di un grande show a Moon&Stars
LOCARNO - "Italodisco", "Un ragazzo una ragazza" e ora "Karma", che si candida a essere una delle super hit dell'estate. The Kolors non sbagliano un colpo e ieri sera hanno entusiasmato il pubblico di Piazza Grande a Locarno per la Opening Night di Moon&Stars. Dopo il "riscaldamento" del pubblico da parte dei Ricchi e Poveri, il trio italiano (Antonio "Stash" Fiordispino, Alex Fiordispino e Dario Iaculli) ha fatto faville prima di consegnare il parterre a Gabry Ponte.
Una location, Piazza Grande, tanto affascinante quanto prestigiosa, per quello che rappresenta Moon&Stars nella storia della musica della Svizzera italiana. Qui hanno suonato Roger Waters, Peter Gabriel, Paul Simon, Lenny Kravitz ci ritornerà tra qualche giorno per l'ennesima volta... «Ecco, tanta pressione!» ride Stash. «Voglio piuttosto pensare che sia la piazza che abbiamo avuto l'anno scorso, alla Notte Bianca. Ci siamo divertiti tantissimo, è stata veramente una bella serata, con un pubblico così coeso, che aveva voglia di divertirsi e basta. Questo dipende tanto, secondo me, dalla qualità della vita che c'è qui. Poi, ovviamente, nelle primissime file abbiamo riconosciuto quei fan che ci seguono ovunque. Però questo posto è veramente meraviglioso».
Il Ticino sembra aver fatto davvero breccia nel cuore del frontman del gruppo. «Il traguardo mio e della mia compagna è quello, si spera l'anno prossimo, di venire a vivere in Ticino. Non dipende solamente da quanto stiamo bene qui, ma soprattutto dal futuro che potrò offrire alle mie bimbe, con un pizzico di amore in più». Anche Alex conferma: «Io non ho figli ma ci voglio venire anch'io». E Dario? «Devo seguirli per forza», scherza.
«Dovrò creare la scusa perfetta per farli venire qui entrambi» aggiunge Stash. E questa potrebbe essere... uno studio di registrazione. «Sto iniziando a vedere dei posti, forse più in zona Lugano per questioni logistiche. Avendo noi la casa discografica a Milano avremo bisogno di fare avanti e indietro più volte».
L'anno scorso si era parlato con Johnson Righeira della citazione contenuta in "Italodisco" e di quanto aveva fatto piacere allo storico artista italiano. «Mi hai fatto venire i brividi» mi dice Stash. «Se ha detto questo di noi significa che è stata una formula rispettosa nei loro confronti, al punto tale da considerarla una giusta eredità».
Di Nemo, e della sua "The Code", confermano tutti di aver capito che aveva le qualità giuste per fare l'exploit all'Eurovision Song Contest. E non vedono l'ora di suonare altre volte in Svizzera, a Berna ma soprattutto il 2 e 3 dicembre a Lugano, due date allo Studio Foce andate rapidamente sold-out. «Quando il nostro agente per l'estero ce l'ha detto non ci volevamo credere». Già l'anno scorso i The Kolors hanno ricevuto una grande dimostrazione d'affetto a Zurigo. «Non ci aspettavamo che tutti cantassero "Italodisco" in italiano, chiaramente con l'accento tedesco. Nelle ore successive sono stato taggato un sacco di volte sui social da persone con nomi decisamente non italiani. Ci siamo detti: "Siamo riusciti ad arrivare anche qui"».
Un sogno nel cassetto, a questo punto della carriera? «Ne abbiamo uno che sta per avverarsi: fare bene il nostro primo tour europeo, che sta per cominciare. Secondo noi potrebbe essere veramente l'inizio di qualcosa che potremo portarci dietro per tutta la vita». Le parole di Stash riscuotono l'approvazione sia di Alex che di Dario. «Da parte nostra ci metteremo genuinità, passione e soprattutto rispetto per le persone. Ed è fattibile, no?».