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La versione di Morgan: «A me non serve pubblicità»

Il cantautore ha pubblicato nella notte un post criptico: «Oggi piacciono i mostri, se il mostro fossi io vi piacerei»
IMAGO / ABACAPRESS
La versione di Morgan: «A me non serve pubblicità»
Il cantautore ha pubblicato nella notte un post criptico: «Oggi piacciono i mostri, se il mostro fossi io vi piacerei»
MILANO - Un messaggio lanciato nel silenzio della notte, intorno alle due, con un post su Instagram - ma con i commenti bloccati. Morgan risponde alla sua maniera all'ondata di indignazione nei suoi confronti nata dopo che è venuta a galla la vicend...

MILANO - Un messaggio lanciato nel silenzio della notte, intorno alle due, con un post su Instagram - ma con i commenti bloccati. Morgan risponde alla sua maniera all'ondata di indignazione nei suoi confronti nata dopo che è venuta a galla la vicenda che vede protagonisti lui, la cantautrice Angelica Schiatti e l'attuale compagno di quest'ultima, Calcutta.

Una storia molto pesante di revenge porn, stalking e pedinamenti, per la quale è in corso un processo che si trascina da mesi, tra rinvii e richieste di accordo da parte dei legali dell'artista monzese.

Ma cosa ha scritto Morgan nel cuore della notte? Un messaggio che solo in apparenza non tocca mai la vicenda in questione. «Bestie violente e misantropi untori e boia stiano dalla parte di starfuckers e mafiosi. Esseri umani, persone civili, non violenti, persone dotate di anima, stiano con me. Nessuna guerra ai mostri però, mi raccomando. I mostri hanno un dispositivo di autopunizione, quindi non dovremo fare nulla».

Il 51enne prosegue con quella che appare una dichiarazione di innocenza: «Oggi piacciono i mostri se il mostro fossi io vi piacerei. Io non vi piaccio perché gli angeli non piacciono ai mostri. Gli angeli stiano con me, la poesia, la musica, la gentilezza, la parola, la comprensione, la pazienza, l’impegno, la lealtà, la meraviglia. I mostri stiano con loro, la bramosia la distruzione l’odio la vendetta la mutilazione la menzogna il tradimento il ricatto. A voi la scelta».

Nel frattempo sia la Rai che Warner Music Italia hanno interrotto ogni collaborazione con il cantautore, che si è visto mettere alla porta anche dal Festival Porto Rubino. Giovedì mattina il giornalista del Corriere della Sera Andrea Laffranchi ha pubblicato il contenuto di un messaggio vocale, con la risposta a una richiesta di replica sulla vicenda. «Mi fido della giustizia e non parlo perché a me non serve pubblicità. Se vogliamo parliamo di musica, arte, tv, cantautorato, Beethoven: questo è quello che so fare. Quello che dice chi sgomita perché non arriva all’uva e vuole richiamare l’attenzione su di sé è triste».

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