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VIPAl Bano: «Dalla festa di paese a Sanremo, prima di cantare vomitavo»

23.05.23 - 09:00
Il cantante, che ha compiuto 80 anni il 20 maggio, racconta gli inizi della sua carriera
IMAGO / Gruppo LiveMedia
Al Bano: «Dalla festa di paese a Sanremo, prima di cantare vomitavo»
Il cantante, che ha compiuto 80 anni il 20 maggio, racconta gli inizi della sua carriera

ROMA - Uno spettacolo all’Arena di Verona per celebrare i suoi 80 anni: Al Bano è tornato protagonista in tv e sui giornali, ai quali ha raccontato episodi inediti della sua vita privata - come l’abitudine dell’ex moglie Romina Power a consumare marijuana, che portò alla fine del loro matrimonio - e anche della sua carriera. Intervistato da Vanity Fair, l’artista ha indicato nei genitori le persone che lo hanno aiutato a diventare famoso.

«Devo ringraziare i due fari della mia esistenza: mia madre Jolanda e mio padre Carmelo, anche se avevano scelto per me un traguardo che mi stava strettissimo, lei mi voleva maestro delle elementari, lui braccia per l’agricoltura. E io scappai a Milano - ha raccontato Al Bano -. Però, è merito loro se non ho il vizio dell’ozio: a sei anni davo già una mano nei campi. Erano piccole cose: raccogliere le olive, curare la vite, selezionare le infiorescenze dell’uva… aiutavo e cantavo». Al Bano ha poi svelato quella che fu la sua prima esibizione davanti a un pubblico. «Alla festa della Madonna di Ferragosto a Torre San Gennaro. Tutto Cellino San Marco e il paese vicino, San Pietro Vernotico, si spostavano di dodici chilometri e passavano lì l’estate. Avevano allestito un palco: salii e cantai per due ore con l’accompagnamento della chitarra. Avrò avuto 14 o 15 anni. Fu una conquista. Ero timido, porca miseria! E lo rimasi per molto tempo».

Proprio quella timidezza lo portò a sviluppare una particolare abitudine prima delle sue esibizioni… «Al Vigorelli di Milano, nel 1965, con Bobby Solo e quelli del Clan di Adriano Celentano, dovevo esibirmi davanti a 15 mila persone: vomitai sotto il palco. La stessa cosa mi successe a Sanremo Giovani. Non erano attacchi di panico, perché non vedevo l’ora di salire lassù, ma prima dovevo liberarmi di quello che avevo in corpo. A un certo punto, però, mi guardai allo specchio e mi dissi: ‘Basta! Vuoi cantare o stare male?’». Il successo nella musica permise ad Al Bano di togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe in ambito sentimentale. «I primi amori? Tutti dei flop, perché ero figlio di contadini. Dopo il primo disco mi invitarono a cantare a Cellino: sotto al palco c’erano le ragazze che mi avevano rifiutato con i fiori in mano. A quel punto le rifiutai io».

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