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SOLETTAIn quasi 15mila alle Giornate letterarie di Soletta

21.05.23 - 18:00
Tantissimi gli eventi e oltre duecento ospiti
Keystone/ANTHONY ANEX / KPINL (ANTHONY ANEX)
Fonte Ats ans
In quasi 15mila alle Giornate letterarie di Soletta
Tantissimi gli eventi e oltre duecento ospiti

SOLETTA - La 45esima edizione delle Giornate letterarie di Soletta si è conclusa oggi pomeriggio. Stando agli organizzatori, le prime cifre disponibili sulle entrate mostrano che l'interesse si situa ai livelli dello scorso anno. La nuova co-direzione si è detta soddisfatta.

Nathalie Widmer e Rico Engesser hanno co-diretto le Giornate letterarie di Soletta per la prima volta. Gli incontri sul e al di fuori dal palco sono stati al centro del loro lavoro, indica una nota odierna. Fra i temi principali c'erano storie di migrazione e letteratura queer.

Tra questi si cita il dialogo bilingue di venerdì sera fra Gauz' e Behzad Karim Khani su storie di migrazione, da Parigi il primo e da Berlino il secondo. O ancora la discussione odierna sul fatto dello scrivere in esilio, o meglio, come lo stesso moderatore e scrittore serbo esiliato in Svizzera Sreten Ugričić ha preferito ridefinirlo: «Scrivere è esilio».

In totale, stando a quanto stimato dai responsabili, le entrate sarebbero state 14'500. L'anno scorso ne erano state registrate 18'500; il numero è però stato successivamente corretto al ribasso a 14'000. In programma di questo fine settimana c'erano più di 150 eventi con oltre 200 ospiti.

Le letture corte sul palcoscenico all'aperto di fronte alla cattedrale di Sant'Orso, novità dello scorso anno, hanno nuovamente attirato numerose persone, prosegue la nota.

Le Giornate si sono concluse con i due amici scrittori ottantenni Franz Hohler e Christian Haller. Le prossime Giornate letterarie di Soletta si terranno dal 10 al 12 maggio 2024.

Ospiti italofoni - Non sono mancati gli ospiti italofoni: i poeti Fabio Pusterla, Massimo Daviddi e Massimo Gezzi, la scrittrice Sara Catella, lo scrittore Davide Rigiani. L'autore e poeta italiano Michele Mari ha invece dovuto annullare all'ultimo il suo viaggio a Soletta.

L'illustratrice Elanor Burgyan e Giorgio Volpe con "Il grande alveare" hanno rappresentato la Svizzera italiana fra i cinque finalisti per il Premio svizzero del libro per ragazzi, che è stato assegnato ieri all'autrice Elisa Shua Dusapin e all'illustratrice Hélène Becquelin per il romanzo grafico "Le Colibri".

La ticinese Sara Catella, al suo esordio letterario con "Le malorose. Confidenze di una levatrice" (Edizioni Casagrande 2022), era a Soletta questo pomeriggio per leggere estratti e discutere del suo libro.

Costruire ponti tra cinema e letteratura - L'accento alle Giornate letterarie è stato messo anche sulla collaborazione con le Giornate di Soletta, quelle del cinema. Un progetto pluriennale denominato "Stoffwechsel" (cambiamento di materia) iniziato già a gennaio, ha ribadito il direttore artistico delle Giornate di Soletta Niccolò Castelli.

In questo quadro è stato proiettato il film "Cuore animale" ("Coeur animal", 2009) della vodese Séverine Cornamusaz, che nel 2010 si è aggiudicato due Premi del cinema svizzero come miglior film e uno come miglior attore per Antonio Buil. Il film è un adattamento del romanzo di Noëlle Revaz "Rapport aux bêtes" (Gallimard, 2002).

La pellicola narra la storia di una coppia di contadini, l'uomo, violento, abusa della moglie ed è incapace di amarla, finché questa non si ammala e lui finisce per rendersi conto di quanto gli manchi. Nella discussione che ha seguito la proiezione la regista ha spiegato come si sia in parte ispirata ma anche distanziata dal libro facendo scelte stilistiche diverse, ad esempio scegliendo di ambientare il film in montagna invece che in pianura.

Nel pomeriggio di ieri il dialogo fra cinema e letteratura è poi proseguito con una discussione a cui, oltre alla regista vodese, hanno partecipato la produttrice zurighese Anita Wasser ("Non tutte le sciagure vengono dal cielo", "Der Goalie bin ig") e l'esperto in diritto del cinema Thomas Tribolet. Fra le altre cose si è auspicata una maggior collaborazione fra case editrici e il mondo cinematografico, puntando sul modello francese nel quale le case editrici inviano ai registi ancora prima della pubblicazione i romanzi che si prestano a un adattamento cinematografico.

La collaborazione pluriennale fra i due festival solettesi proseguirà a gennaio 2024 in occasione delle Giornate cinematografiche, dove per la prima volta la letteratura svizzera verrà proposta per un possibile adattamento sul grande schermo, indica la nota.

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