VIPMelissa Satta, la verità su Berrettini: «Avevo detto basta con gli sportivi, e invece…»

ROMA - Intervistata da Vanity Fair, Melissa Satta racconta per la prima volta com’è nata e cosa significa oggi per lei la relazione con Matteo Berrettini, stella del tennis internazionale conosciuto un giorno a Miami, a una cena di amici comuni. «Ci siamo parlati, ci siamo scambiati il numero di telefono e da lì abbiamo iniziato a sentirci - ha svelato la showgirl -. Il giorno dopo ripartivamo entrambi, la mia vita è a Milano, lui abita a Montecarlo». Quindi il corteggiamento è proseguito via smartphone. «Mille chat su WhatsApp. Che non finivano mai - prosegue la Satta -. Mi è capitato di conoscere delle persone a cena, e di scambiare il numero, ma spesso la cosa finisce come è iniziata. Con Matteo no: se siamo ancora qui è perché poi siamo riusciti a incontrarci… In varie città».

Dieci anni di differenza tra loro - 37 la Satta, 27 Berrettini - che però sembrano non incidere. «Ho un bagaglio di esperienze importanti - dice la Satta -, ma anche lui ha un grande bagaglio di responsabilità. Ci sono uomini di 50 anni, garantisco, che non sanno che cosa sia un impegno. Essere un tennista a quel livello è una vita di sacrifici, io non lo sapevo e ho anche letto ‘Open’ di André Agassi per capirlo». Il romantico Berrettini («Mi piace moltissimo. Non solo quando mi regala le rose, ma anche quando mi fa il caffè al mattino», continua la Satta) è riuscito a far cambiare idea alla showgirl, che dopo la fine del matrimonio con il calciatore Kevin Prince Boateng s’era fatta una promessa. «L’unica cosa che mi sono detta dopo il mio divorzio era: mai più uno sportivo. Volevo la normalità, la famosa routine appunto. Ho avuto una relazione che non è andata (con l’imprenditore Mattia Rivetti, ndr), forse perché l’altro si ritrova in una non normalità con me e quindi le cose non funzionano».

E alla domanda se si senta innamorata, la Satta svicola ma fino a un certo punto: «Non vivo le cose con leggerezza, assolutamente, e se una persona entra così nella mia vita è perché una persona speciale, se no non ci sarebbe».