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L’artista siciliana ha raccontato gli inizi di carriera e il legame con la mamma
ROMA - Nata in Sicilia, trasferitasi ragazzina a Torino, Claudia Lagona - in arte Levante - è una delle artiste più interessanti e originali del panorama della musica italiana. A spingerla, quando era piccola, fu la madre, che intuì presto il suo talento. “I miei mi incoraggiavano - ha raccontato al Corriere della Sera -: mi mettevano al centro e mi chiedevano di fare uno show”.
A 14 anni la famiglia di Levante, rimasta orfana del padre Rosario (morto quando lei aveva 9 anni), si trasferisce dal comune catanese di Palagonia a Torino: «Ho frequentato il liceo linguistico Regina Margherita, poi mi sono iscritta in Economia, convinta da mia sorella Rosalia, ingegnere. Dopo due mesi passo a Lettere».
La carriera universitaria non decolla, lei continua a cantare e allora a mamma Maurizia viene naturale indicare un’altra strada: «Dopo 10 esami e scarso rendimento mia mamma dice: ‘pensaci, forse è il caso che molli tutto e provi a fare la cantante’. È la madre migliore del mondo. Mi ha lasciata spesso libera di scegliere, mai stata impositiva».
E ora che è madre a sua volta, Levante spera che la sua Alma Futura, nata dalla relazione col compagno Pietro Palumbo, si avvicini alla musica: «Io le auguro di imparare a suonare uno strumento, perché ti apre la testa, è una porta per la libertà. E se desiderasse fare la musicista la supporterei. Purtroppo questo è un mondo che non perdona i ‘figli di’. Ma è ovvio che un figlio assorba dai genitori quello che fanno».
