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ITALIAIl trionfo di Marco Mengoni

12.02.23 - 07:54
"Due vite" è la regina del festival. E dedica la vittoria alle donne. Dietro di lui Lazza, poi Mr.Rain, Ultimo e Tananai
Foto Keystone
Il trionfo di Marco Mengoni
"Due vite" è la regina del festival. E dedica la vittoria alle donne. Dietro di lui Lazza, poi Mr.Rain, Ultimo e Tananai

SANREMO - Vince Mengoni. Era nell'aria. E lo dicevano anche tutte le classifiche festivaliere uscite da un macchinoso sistema di votazioni. Trionfa con la canzone "Due vite", una delle poche interessanti "entità" musicali che si sono ascoltate in questa kermesse. Dietro di lui si piazza Lazza, idolo teen cui Emma ha dato una grossa mano, poi Mr.Rain e Ultimo.  

Il Premio della Critica Mia Martini se lo aggiudicano Colapesce e Dimartino con la canzone "Splash", che vince anche il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla. Il miglior testo è "L'addio" (Premio Sergio Bardotti) dei Coma Cose.  Mengoni si porta a casa anche il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione.

La serata finale era iniziata quasi come la prima, senza Benigni e Mattarella ovviamente, ma con l’Inno di Mameli eseguito stavolta dalla Banda dell’Aeronautica Militare. 

Forte delle percentuali di share fatte registrare ogni sera, compreso quel 66,5% e 11 milioni di spettatori collezionati dalla serata dei duetti, la “corazzata” sanremese ha sfondato le barriere del pubblico televisivo ancorandolo all’omaggio che Gianni Morandi tributa all’amico indimenticabile Lucio Dalla, cui deve la rinascita musicale: “4 marzo 1943”, “Futura” e “Caruso” danno il La e spianano di emozione la strada all’ultima notte di canzoni dalla Riviera.

Dove a Elodie era toccato il compito di aprire la serata dei 28 finalisti, con il pubblico che le intonava “Sei bellissima”.

Poi, fra alti e bassi musicali, Fedez baciato dal rapper Rosa Chemical, tanto rimmel (purtroppo non quello della R maiuscola di De Gregori) e cantanti nascosti dietro look da Settimana della moda, si aprono ogni tanto degli squarci di musica: Giorgia, Ultimo, Modà, gli ospiti Depeche Mode, il vero "trasgressivo" Gino Paoli e l'eterna Ornella Vanoni. 

Poi la guerra entra dentro l'Ariston riportando tutti alla realtà: c'è Zelensky, letto da Amadeus, che assicura che l'Ucraina la guerra la vincerà e che inviterà anche il trionfatore del festival quel giorno.

Anche questo è Sanremo. Ma già c'è aria di regolamenti di conti politici in Rai: dalle stanze dei partiti di destra qualcuno pensa che in questa edizione si sia passato il limite. Un vecchio pezzo di Jimmy Fontana suggerisce la migliore risposta: "Chi vivrà (a Viale Mazzini) vedrà".  

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COMMENTI
 

fama 1 anno fa su tio
I Russi prepotenti stiano confinati dove sono. Sarebbe giustificato che l'Italia invadesse il Ticino che era terra dei milanesi e dove ci sono un sacco di ottimi Italiani e si parla italiano ? Gli oligarchi "comunisti" hanno già rubato abbastanza!

D 1 anno fa su tio
Risposta a fama
Russofobia al massimo qui...

Nina 1 anno fa su tio
dopo il brano della rock-band ucraina , per par condicio , potevano cantare anche i russi , tipo 😜....https://www.youtube.com/watch?v=7ZB-ugwvGMo&t=241s

Romano 1 anno fa su tio
Risposta a Nina
ma anche no....

Nina 1 anno fa su tio
Risposta a Romano
come No ?! ...l'imponente coro dell'armata russa
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