Lo ha confermato il numero due di Scotland Yard Neil Basu
LONDRA - Meghan Markle ha dovuto subire «minacce di morte disgustose e molto concrete» nei suoi due anni a corte seguiti alle nozze con il principe Harry, secondogenito dell'attuale re Carlo III, a opera di settori dell'ultradestra britannica razzista. A confermarlo è una fonte al di sopra di ogni sospetto: Neil Basu, numero due di Scotland Yard e capo uscente dell'antiterrorismo nazionale, primo funzionario di polizia di pelle nera mai promosso a un simile incarico nel Regno Unito.
In un'intervista di congedo concessa a Channel 4, Basu ha deciso di rompere il riserbo su questo tema, smentendo indirettamente la narrativa del tabloid destrorsi dell'isola e di tanti commentatori ostili secondo cui le denunce avanzate al riguardo dai duchi di Sussex dopo la decisione di trasferirsi nel 2020 negli Usa e lo strappo traumatico dai ruoli senior di rappresentanza della famiglia reale non sarebbero stati altro se non esagerazioni ispirate dal desiderio di visibilità.
«Se voi aveste visto o ricevuto la roba che è stata scritta (contro Meghan), o la retorica che è circolata online, vi sareste certamente sentiti sotto costante minaccia», ha sottolineato l'alto funzionario di polizia, rispondendo con un secco «assolutamente sì» alla domanda se all'epoca egli abbia ritenuto concrete tali minacce. «I nostri team le hanno anche indagate e vi sono state persone incriminate per questo», ha aggiunto.
Le parole di Basu - che nell'intervista non ha mancato di ricordare le sue ripetute denunce contro i rischi crescenti del «terrorismo di estrema destra» nel Regno, né di prendere le distanze dalla narrativa sull'immigrazione dell'attuale ministra dell'Interno, Suella Braverman, falco del governo Tory - rendono in qualche modo giustizia ai Sussex. Che in una controversa intervista rilasciata alla celebre anchorwoman americana Oprah Winfrey dopo il trasloco in California - oggetto d'imbarazzo a corte e di contestazioni sui media britannici - avevano evocato una sorta di tracollo psicologico patito da Meghan nei suoi due anni trascorsi a palazzo dopo il matrimonio con Harry nel 2018 alimentato da razzismo e minacce: fino allo scenario di tentazioni suicide.