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Sempre più persone chiedono che l'azienda rompa ogni legame con il rapper, dopo le sue frasi antisemite
LOS ANGELES - Sempre più persone e aziende stanno prendendo le distanze da Kanye West, dopo i commenti antisemiti della scorsa settimana. Dopo la presa di distanze della ex moglie Kim Kardashian (e di tutta la sua potente famiglia), si è segnalata l'interruzione dei rapporti con lo storico brand Balenciaga.
Cresce poi la pressione affinché Adidas prende posizione e scarichi Ye. Ma la posizione del colosso dell'abbigliamento sportivo è decisamente scomoda: da un lato le uscite del rapper stanno diventando sempre più insostenibili, ma dall'altro il marchio Yeezy, di proprietà di West, ha portato guadagni per miliardi di dollari. Adidas in questi giorni si è limitata a confermare che è in corso una rivalutazione dell'accordo.
«Il vostro silenzio è un pericolo per gli ebrei» ha dichiarato Jonathan Greenblatt, direttore esecutivo dell'Anti-Defamation League, ong impegnata nel contrasto dell'antisemitismo. «Non possiamo permettere che l'antisemitismo di Ye si diffonda: dobbiamo tutti chiedere ad Adidas di condannare la sua retorica razzista rivalutando la loro partnership».
Chi, invece, ha già detto che non prenderà nessun provvedimento è Netflix: il gigante dello streaming non toglierà il documentario "Jeen-Yuhs" dalla sua offerta.
