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La cantante ha raccontato come l’educazione dei suoi l’abbia aiutata a diventare famosa
ROMA - Sono giorni difficili per Emma Marrone, che ha da poco detto addio al padre Rosario, morto a soli 66 anni: infermiere di professione, l’uomo suonava la chitarra ed ha trasmesso a Emma la sua passione per la musica. Nonostante ciò, l’uomo sognava per la figlia un impiego stabile, dopo essere stato costretto nella vita a lasciare il Salento per lavoro.
Intervistata dalla collega Francesca Michielin all’interno del nuovo programma “Maschiacci”, Emma ha raccontato di aver vissuto i primi anni della sua vita a Firenze proprio a causa degli impegni di lavoro del padre. «Mio papà lavorava al Careggi, all'ospedale, e mia mamma per arrotondare lavorava nel magazzino di una sartoria di Gucci. Ho vissuto lì fino all'età di 5 anni e mezzo, poi i miei sono tornati in Salento», ha dichiarato la cantante.
Se il padre le ha trasmesso l’amore per la musica, la madre l’ha aiutata con una lezione che Emma ritiene fondamentale e senza la quale non sarebbe riuscita a farsi largo nel mondo dello spettacolo. «Mia madre mi ha insegnato a non puntare tutto sull’esteriorità - ha detto Emma - La bellezza è un dono, una forma di fortuna. Non ho mai puntato sull'esteriorità, perché penso che sono più interessanti le cose che ho dentro».
