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ITALIARkomi: «Non ho avuto un padre, ma non sono arrabbiato con lui»

27.08.22 - 11:00
L’infanzia difficile dell’astro nascente della musica rap italiana
IMAGO / ZUMA Press
Rkomi: «Non ho avuto un padre, ma non sono arrabbiato con lui»
L’infanzia difficile dell’astro nascente della musica rap italiana

MILANO - Un anno fa lo conoscevano in pochi, poi il 2022 ha fatto esplodere la stella di Rkomi, al secolo Mirko Martorana, giovane rapper milanese che tra Sanremo e collaborazioni con star affermate del mondo della canzone italiana s’è trasformato in un vero e proprio fenomeno musicale. Al punto che “X Factor” l’ha voluto come nuovo giudice della prossima edizione del programma.

Lui, intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato la fatica fatta per emergere, ma soprattutto come è cambiato il suo modo di vedere il mondo grazie al successo. «Io a 18 anni ero uno sbandato - ha dichiarato l’artista -, guardavo il mondo con gli occhi sbagliati, ho sempre pensato che la vita ce l’avesse con me per via delle poche possibilità economiche che avevamo, ero arrabbiato, vedevo quel colore nero ovunque».

Per un periodo Rkomi ha convissuto a Milano con altri due artisti della scena trap e rap italiana, Sfera Ebbasta e Tedua: nessuno dei tre era ancora famoso. “«lmeno in una cosa sono stato intelligente - ha continuato Rkomi -: ero consapevole che bisognasse lavorare per sentirsi liberi di dire: ‘Mamma, voglio fare musica’. Perché è importante sognare ma essere anche realisti; dovevo lavorare e pagarmi l’affitto per poter cantare; tre anni dopo ce l’abbiamo fatta tutti e tre».

E la madre è stata una figura centrale nella vita di Rkomi e di suo fratello: suo padre, infatti, è andato via di casa quando lui era piccolo. «Mia mamma ha cinque sorelle (e un fratello) e ha cresciuto da sola me e mio fratello; a sua volta mia nonna — una che si è fatta da sola — ha cresciuto da sola tutti quei figli. Mio padre? Lui non era pronto ad avere un figlio, non sono nemmeno arrabbiato con lui perché non è mai stato una presenza nella mia vita».

Oggi Rkomi dice di aver raggiunto un equilibrio, gli unici veri momenti bui li vive a fine concerto: «È difficile mantenere l’equilibrio tra l’adrenalina del palco e la noia dell’hotel - ha concluso il rapper -: quando finisce il calore del pubblico, devo combattere la depressione da post concerto».

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