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ITALIAGiuliana De Sio: «Mia madre infelice e alcolizzata, scappai da lei»

23.08.22 - 16:30
L’attrice 66enne ha raccontato la sua infanzia difficile
IMAGO / ZUMA Press
Giuliana De Sio: «Mia madre infelice e alcolizzata, scappai da lei»
L’attrice 66enne ha raccontato la sua infanzia difficile

ROMA - Giuliana De Sio scelse da ragazza il mestiere di attrice anche per sfuggire a una situazione familiare disastrosa. Lo ha raccontato l’artista 66enne al Corriere della Sera in un’intervista in cui emerge, enorme e tragica, la figura della madre. «Era una famiglia difficile - ha raccontato De Sio -. Mio padre, avvocato, se ne andò di casa molto presto, quando mia sorella Teresa (divenuta poi una cantante famosa, ndr) ed io eravamo bambine. Mia madre, laureata in medicina, senza aver mai praticato la professione, cominciò a bere».

Per la madre di De Sio, l’alcol era la via di fuga a uno stato di perenne infelicità. «Era una donna infelice, una delle più infelici che abbia mai conosciuto - ha aggiunto l’attrice -. Difficile stare vicino a una persona alcolizzata, che oltretutto è tua madre. La mattina, fino a una certa ora, era ancora lucida, e mi pareva d'intravedere in lei una mamma come tante altre, diciamo normale. Poi iniziava a bere birra, diventava aggressiva, sgradevole, solitaria, chiusa in se stessa, e non era più mia madre. Io facevo uno slalom, tra i suoi momenti di lucidità e quelli in cui era fuori di testa, per instaurare un possibile rapporto con lei. Il bello e il brutto, li affrontava bevendo».

Diventata grande, Giuliana De Sio è scappata a Roma, allontanandosi dalla madre. «Quando me ne andai via, ne soffrì molto, ma non avevo altra scelta, non vedevo l’ora di abbandonare tutta quella pesantezza, e mi sono salvata», ha dichiarato l’attrice, accusata nel corso degli anni di essere antipatica o snob. «È probabile che all’inizio dovessi difendermi - ha concluso -, capire come comportarmi. Poi sono stata aiutata da una trentina d’anni in analisi: ho vissuto dei transfer furibondi con i miei analisti, ma evidentemente sono serviti a qualcosa. Non so come sarei diventata se non mi fossi sdraiata sul lettino dello psicoanalista».    

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