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CANTONEElisa: «A Bellinzona canterò per un pianeta con la febbre»

25.07.22 - 06:30
La cantante triestina questo 31 luglio a Castle On Air con il suo nuovo album e tour: «Ho dolci ricordi della Svizzera»
Sugar/Elisa
Elisa: «A Bellinzona canterò per un pianeta con la febbre»
La cantante triestina questo 31 luglio a Castle On Air con il suo nuovo album e tour: «Ho dolci ricordi della Svizzera»

BELLINZONA - Dopo un Sanremo da incorniciare (malgrado la medaglia d'argento) un nuovo album “Ritorno al futuro/Back to the future” pieno di collaborazioni e un tour per veicolare un messaggio importante. Così Elisa, questo 31 luglio, ritorna a Bellinzona per il Castle on Air Festival.

Per iniziare, come stai? So che di recente hai avuto qualche problema con un tampone positivo, ma so anche che è passata...
«Sto bene, fortunatamente ho contratto il virus in forma lieve e sono prontissima! Non vedo l'ora di tornare sul palco e condividere musica ed emozioni con il pubblico. Dobbiamo purtroppo ancora fare i conti con questi inconvenienti ma la musica è vita».

Il tour, così come l'album, ha un messaggio grande e forte riguardo la questione ambientale. Come ti è nata questa cosa? Sei una che non si tira in dietro e che non ha paura di prendere posizione, fra social e interviste, ma qui hai deciso di farlo direttamente con l'arte. Come mai?
«È il progetto più ambizioso che abbia mai realizzato. Ho sempre avuto un forte legame con la natura, fin da piccola fissavo il cielo e mi perdevo nei suoi colori. Negli Anni '90 si è iniziato a parlare di surriscaldamento globale e ho capito che sarebbe stato il tema più importante del futuro. Oggi per me sarebbe impossibile non parlarne, non accendere una luce su questo tema».

Sempre parlando di tematiche ambientali, pensi che la musica abbia davvero il potere di convincere gli scettici? 
«Penso che il problema sia davvero sotto gli occhi di tutti. Il surriscaldamento globale è una seria minaccia per l'ecosistema. La terra ha la febbre, dobbiamo fare tutto il possibile per far rientrare questa emergenza e riprendere una vita più sana per noi e per i nostri figli. La musica è importante perché è qualcosa che viene ascoltata e può portare con sé un messaggio che può arrivare a tanta gente. Bisogna parlarne e servono dei megafoni come la musica per farsi sentire».

Che ci dobbiamo aspettare per la serata per quanto riguarda la musica... e non solo?
«Il tour è il centro di tutto il mio ultimo lavoro, l’idea di chiamare l’album così è nata pensando proprio a un live immaginario. È un concerto che non è solo un concerto, ma un’esperienza un po’ più grande. C'è la musica dell'ultimo album e quella che il pubblico già conosce, sarò sul palco insieme alla mia band e alle bravissime coriste, il tema centrale è comunque la sostenibilità. Ci saranno stand di prodotti locali e dal palco messaggi per l'ambiente». 

«È un aspetto del tour a cui tengo molto. Sarà attiva una raccolta fondi attraverso la quale si contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del progetto europeo Life Terra, di cui Legambiente è la referente italiana. Il progetto mira a piantare entro il 2025 500 milioni di alberi in Europa, di cui 9 in Italia. La cosa particolare è che non è prevista la sola piantagione ma anche la loro cura per i tre anni successivi».

 Se penso a Elisa e a Bellinzona, mi viene in mente un festival di tantissimi anni fa con tu giovanissima che portavi in giro il tuo primo album "Pipes And Flowers". Per caso te ne ricordi? 
«Che ricordi bellissimi di quegli anni! La Svizzera è una terra straordinaria, di confine come la mia (Elisa è triestina, ndr.). Aria fresca e frizzante, il paesaggio che muta spostandosi dalle città, con castelli, fattorie agricole tutte in ordine, e ovunque prati, prati verdi così ben curati da sembrare finti.  Un colpo d’occhio bellissimo e rilassante e le giornate sempre limpide, la Svizzera me la ricordo così».

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