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È quanto afferma la famiglia dell'autore originale della storia. La Paramount Pictures avrebbe perso i diritti nel 2020
LOS ANGELES - Con l'aereo di Pete "Maverick" Mitchell se ne sono volati pure i diritti. O perlomeno, così dice la famiglia dell'autore originale della storia, scomparso nel 2021. La vedova e il figlio di Ehud Yonay hanno sporto denuncia a Los Angeles, sostenendo che la Paramount Pictures Studios abbia perso i diritti di "Top Gun" due anni fa.
Il film del 1986, realizzato negli studi Paramount, si ispira a un articolo di un autore israeliano, Ehud Yonay, sull'addestramento dei Top Gun nella base militare Miramar Naval Air Station di San Diego. Il pezzo è stato pubblicato sulla rivista California nel 1983. Se per il primo "Top Gun", arrivato nei cinema tre anni dopo la pubblicazione di Yonay, i produttori ne acquistarono i diritti, la famiglia dell'autore oggi scomparso reclama: per il sequel, la Paramount non avrebbe tutte le carte in regola.
"Top Gun: Maverick" «non sarebbe potuto essere realizzato, se non fosse stato per gli sforzi letterari e la prosa evocativa di Ehud Yonay». Così una causa depositata lunedì presso la corte federale di Los Angeles. A rappresentare la parte che sarebbe stata danneggiata, la vedova e il figlio dell'autore dell'articolo del 1983. I due sostengono che la Paramount, al momento del rilascio del sequel, non detenesse i diritti necessari e che, anzi, li avrebbe persi nel 2020.
In tutta riposta, la Paramount, ha rilasciato una dichiarazione in cui sostiene che «queste affermazioni sono prive di fondamento. Ci difenderemo». Interpellato dalla Bbc, il rappresentante legale dello studio ha spiegato che "Top Gun: Maverick" sarebbe dovuto uscire nelle sale nel 2019, ma a causa del Covid non è stato possibile rispettare il termine.
