Lo ha stabilito oggi la giuria del processo in cui il rapper è stato descritto come un predatore di giovani donne
NEW YORK - Il rapper americano R. Kelly è stato ritenuto colpevole di traffico e sfruttamento sessuale di minori. È il verdetto raggiunto oggi dalla giuria, formata da sette uomini e cinque donne, al termine del processo, in cui è stato descritto come un predatore di giovani donne e ragazze afroamericane.
Il 54enne star dell'R&B, famoso soprattutto per la canzone “I believe I can fly” del 1996, è stato accusato di aver guidato per oltre due decenni un'organizzazione criminale a Chicago che reclutava le donne sottoponendole ad abusi sessuali e psicologici. Diverse vittime hanno testimoniato durante il processo di essere state sottoposte a questi abusi anche quando erano minorenni.