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STATI UNITIBillie Eilish accusata di razzismo: «Vengo etichettata per quello che non sono»

22.06.21 - 16:30
In un video la si sente usare un termine offensivo contro i cinesi. La 19enne criticata anche per una "esca gay".
Imago
Billie Eilish: «Non conoscevo nemmeno il significato di quella parola» (foto d'archivio)
Billie Eilish: «Non conoscevo nemmeno il significato di quella parola» (foto d'archivio)
Billie Eilish accusata di razzismo: «Vengo etichettata per quello che non sono»
In un video la si sente usare un termine offensivo contro i cinesi. La 19enne criticata anche per una "esca gay".

LOS ANGELES - Billie Eilish si è trovata costretta a scusarsi e a puntualizzare alcune cose dopo che, sui social, è emerso un video in cui la si sente pronunciare un termine razzista e sembra deridere le persone di origine asiatica sbeffeggiandone l'accento (vedi più sotto). «Vi voglio bene, ragazzi, e molti di voi mi hanno chiesto di esprimermi a riguardo e questo è qualcosa su cui VOGLIO esprimermi perché vengo etichettata per quello che non sono», ha scritto la cantante americana in una presa di posizione condivisa in una storia su Instagram. 

Per quanto riguarda il brevissimo frammento di filmato in cui pronuncia la parola «chink» - un termine dispregiativo inglese usato per insultare le persone di origine cinese o, più in generale, asiatica - la 19enne ha spiegato che, quando è stato registrato il video, lei aveva «13 o 14 anni» e stava semplicemente ripetendo i versi di «una canzone» ("Fish" del rapper Tyler, The Creator). «A quel tempo non sapevo fosse un termine offensivo usato contro i membri della comunità asiatica - ha assicurato la cantante -. Quella canzone è stata la sola volta in cui abbia sentito quella parola visto che non veniva mai usata intorno a me da nessuno nella mia famiglia». 

«L'ignoranza» e la sua età a quel tempo, però, non sono un motivo sufficiente per non sentirsi in dovere di chiedere scusa: «Sono sconvolta e imbarazzata e mi viene il vomito per aver pronunciato quella parola», ha scritto. «Niente scusa il fatto che fosse offensiva e per questo mi dispiace», ha continuato.

Per quanto riguarda l'altro frammento dello strano collage video, quello in cui sembra sbeffeggiare un accento asiatico, Billie Eilish respinge invece al mittente le accuse di razzismo. Quello che si sente nel filmato, infatti, non voleva affatto essere un accento asiatico, ma una «stupida insensata voce inventata».

«È qualcosa che ho iniziato a fare quando ero bambina e faccio da sempre quando parlo con i miei animali domestici, i miei amici e la mia famiglia», ha dichiarato. «Non è in alcun modo l'imitazione della lingua, dell'accento o della cultura di nessuno, nel modo più ASSOLUTO - ha continuato -. Chiunque mi conosca mi ha vista fare la scema con quella voce tutta la vita». La 19enne ha comunque aggiunto che le si «spezza il cuore» a pensare che qualcuno possa essere rimasto offeso dall'interpretazione che è stata data del suo gioco. 

Oltre al presunto video razzista, Billie Eilish è nel mirino di molti utenti dei social da giorni perché accusata di "adescamento queer" ("queerbaiting"), ossia d'incuriosire a fini di marketing il pubblico LGBTQ+ con finti contenuti omo. L'esca gay sarebbe il lancio del video di "Lost Cause", una gallery in cui si vede la cantante americana attorniata da donne - come lei in succinte tenute casalinghe - che giocano, si baciano e si abbracciano. «Mi piacciono le ragazze», recita il suo commento. 

 
 
 
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