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SERRAVALLE La donna che uccide per vivere

30.04.21 - 11:00
Una singolare pièce in un teatro suggestivo, il castello di Serravalle. Ce la racconta chi la metterà in scena a maggio
Fonte foto: Paola Valchera
La donna che uccide per vivere
Una singolare pièce in un teatro suggestivo, il castello di Serravalle. Ce la racconta chi la metterà in scena a maggio

BIASCA - “Visioni di una battaglia in corso”. È il titolo dello spettacolo che andrà in scena tra il 28 e il 30 maggio presso il castello di Serravalle, a Semione. Una pièce di Remo Binosi, giornalista e scrittore milanese deceduto nel 2002, che ha come protagonista una donna. Per sopravvivere, di mestiere fa il cecchino. In casa con lei c'è il suo uomo, che sta morendo. È stato colpito da una granata, in guerra.  

«Avevo il desiderio di lavorare con l'attrice Michela Zanetti e con il musicista Daniele Dell'Agnola – racconta Christian Pezzatti, direttore artistico del Teatro Tan di Biasca, organizzatore dell'evento –. Vorrei ringraziare anche gli Amici del castello di Serravalle. Lo spettacolo si svolgerà all'aperto, su tre serate (in caso di brutto tempo si svolgerà tra l'11 e il 13 giugno) nel pieno rispetto delle norme anti Covid». 

C'è una frase nel monologo che Pezzatti ama molto. "Sempre distante dalla nostra volontà è il colore del cielo". «Per me è la frase che rappresenta in sintesi quello che vedremo. Noi in fondo viviamo la vita fatta di eventi. Facciamo delle cose attraverso i nostri desideri. Da una qualche parte però dobbiamo fare i conti con l'immensità dell'universo. Ci sono cose più grandi di noi, che possiamo solo minimamente cercare di ascoltare. Lo spettacolo ci porta a riflettere sulla bellezza della vita. Su quanto è importante viverla pienamente e avere uno sguardo di umiltà verso l'universo».

La prevendita dei biglietti è partita presso l'Organizzazione Turistica Regionale di Biasca. È in atto, in parallelo, una raccolta fondi. «Un crowdfunding che ha lo scopo di vestire il castello il più possibile a festa. Abbiamo bisogno di un impianto audio e di luci all'avanguardia. La scenografia è il castello stesso. Vogliamo valorizzarlo in tutti i modi dunque».  

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