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LIBANOBufera sulla cantante classista: «La mia domestica? Io non la lascio uscire di casa»

19.02.21 - 12:30
Non sono per niente piaciute in rete le dichiarazioni di Diana Karazon.
Keystone
Diana Karazon nel corso di un'esibizione in Svizzera, a Montreux, nel 2011
Diana Karazon nel corso di un'esibizione in Svizzera, a Montreux, nel 2011
Bufera sulla cantante classista: «La mia domestica? Io non la lascio uscire di casa»
Non sono per niente piaciute in rete le dichiarazioni di Diana Karazon.

BEIRUT - Polverone mediatico sulla cantante giordana Diana Karazon. La rete l'ha infatti sotterrata dopo che sui social è comparso un video in cui la 38enne dichiara candidamente di non dare alcuna libertà alla sua domestica.

«Queste sono le regole di mia madre e io vedo che è meglio così perché davvero diminuisce i problemi», spiega la vincitrice della prima edizione del talent show arabo "Superstar" nel frammento d'intervista. «Perché non appena una esce di casa fa più conoscenze e può conoscere gente che la abbindola. Un furto, un omicidio, può succedere qualsiasi cosa, non per volontà sua, ma di chi c'è fuori», continua.

Come riferisce Lebanon 24, l'atteggiamento classista, e per alcuni «razzista», dell'artista non è andato giù a molti internauti. Anche piuttosto noti: «Certo! E la domestica potrebbe anche scoprire di essere una donna appartenente al genere umano», ha commentato sarcastica la presentatrice e deputata libanese Paula Yacoubian. «È una cosa molto pericolosa!!!», ha aggiunto.

La Giordania, ma anche altri Paesi arabi, in particolare del Golfo, non hanno una reputazione cristallina per quanto riguarda il trattamento dei collaboratori domestici. Nel Regno Hashemita, in particolare, è abbastanza frequente l'impiego di personale straniero senza titolo di soggiorno, al quale i datori di lavoro hanno sovente l'abitudine di confiscare il passaporto. Ciò può accadere anche in Libano, Paese di adozione di molte stelle del mondo dello spettacolo. La posizione di svantaggio in cui questi lavoratori si vengono così a trovare rende loro difficile reclamare i loro diritti.         

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