L'accusato, da tre attrici compresa la protagonista Sarah Michelle Gellar, è il regista Joss Whedon
LOS ANGELES - Un ambiente di lavoro tossico, stressante, con ripetute pressioni psicologiche e giochi mentali alienanti.
Descrivono così il set delle serie di culto ”Buffy l'ammazzavampiri” e “Angel”, 3 fra le attrici principali che - di recente - si sono fatte reciprocamente forza tramite i social. L'accusato in questione è il regista Joss Whedon
La prima ad aprire il vaso di Pandora è stata Charisma Carpenter (Cordelia Chase) che ha condiviso questo mercoledì un lungo post di denuncia: «Mi sono tenuto dentro tutto per due decadi, mi sono morsa la lingua, ho inventato scuse per non partecipare a diversi eventi», ha raccontato l'attrice, «Joss Whedon ha abusato del suo potere diverse volte, alienandomi dal resto del cast... Ancora oggi soffro cronicamente degli strascichi di quanto successo, spesso mi sono isolata e ho finito per farmi del male».
Fra le angherie ai suoi danni c'erano minacce, insulti e una pressione costante durata anche tutta la gravidanza dell'attrice: «Mi chiamava cicciona, mi chiedeva sempre se avrei tenuto il bambino... lui lo trovava divertente... alla fine mi ha licenziata appena dopo il parto».
A sostenere la denuncia di Carpenter, anche la protagonista Sarah Michelle Gellar: «Anche se sono fiera che il mio nome si associato a quello di Buffy Summers, non voglio che il mio nome non abbia più niente a che fare con quello di Joss Whedon. Sono fiera di chi denuncia, sto dalla parte delle vittime»
A lei si è poi aggiunta anche Michelle Trachtenberg che nella serie interpretava Dawn la giovane sorella di Buffy: «Noi sappiamo cosa faceva, dietro le quinte, ora che ho 35 anni ho il coraggi di fare repost e capire che quello che succedeva non era davvero appropriato, ai tempi - da ragazzina - non lo sapevo».