Il cantante si difende via social dalle accuse di diverse donne: «Un'orribile distorsione della realtà»
LOS ANGELES - Hanno avuto ripercussioni immediate le dichiarazioni di diverse donne, fra le quali l'attrice Evan Rachel Wood, di aver subito violenze dal loro ex-fidanzato comune Brian Warner, nome d'arte Marilyn Manson.
I racconti, a cui ha dato il la un post della Wood al quale si sono poi accodate almeno 5 altre ex-compagne di Manson, descrivono un modus operandi simile fatto di reiterate umiliazioni, coercizione, svilenti giochi mentali (che includevano la prigionia in stanze chiuse a chiave o il venire legate per ore), violenze fisiche e sessuali.
La risposta del diretto interessato non si è fatta attendere, sempre via Instagram è infatti giunta la sua versione dei fatti: «Si tratta di un'orribile distorsione della realtà, tutte le mie relazioni intime sono state caratterizzate dalla consensualità. Al di là di come, e da chi, queste vengano dipinte oggi, questa è la verità».
Parole che non sono bastate per evitare che la sua casa discografica, Loma Vista Recordings, decidesse di tagliare i ponti con lui: «Alla luce delle sconvolgenti dichiarazioni di Evan Rachel Wood e altre donne che hanno identificato in Marilyn Manson il loro aguzzino, Loma Vista abbandona la promozione del suo nuovo disco da questo momento», ha dichiarato all'Hollywood Reporter l'etichetta.
Congelate anche le puntate di due serie tv che vedevano la sua partecipazione: "Creepshow" di AMC e "American Gods". Entrambe procederanno solo dopo aver rimosso il rocker dalle scene in cui appariva.