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ITALIAAvviso di garanzia per Alessandro Borghese: «Fregato da uno di famiglia»

08.12.20 - 10:30
Lo chef è rimasto coinvolto in una vicenda di false fatturazioni con al centro il suo commercialista
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Alessandro Borghese ha ricevuto un'avviso di garanzia dalla procura di Milano per una vicenda di false fatturazioni.
Alessandro Borghese ha ricevuto un'avviso di garanzia dalla procura di Milano per una vicenda di false fatturazioni.
Avviso di garanzia per Alessandro Borghese: «Fregato da uno di famiglia»
Lo chef è rimasto coinvolto in una vicenda di false fatturazioni con al centro il suo commercialista

MILANO - Lo chef e personaggio televisivo Alessandro Borghese è indagato dalla procura di Milano per una vicenda di false fatturazioni. Anche la moglie del 44enne è stata destinataria di un avviso di garanzia.

Intervistato dal Corriere della Sera, Borghese nega ogni suo coinvolgimento nella vicenda e spiega di essere lui stesso una vittima. «Mai avrei pensato un giorno di raccontare di esser stato fregato da un parente, uno della mia famiglia. E invece...». Il presunto responsabile dell'illecito sul quale indaga la procura milanese è il suo commercialista, una persona a lui molto vicina. «L’ho conosciuto quando mi sono fidanzato con mia moglie nel 2009. Me l’ha presentato lei e lui ha cominciato a seguirmi come commercialista sin da quando ho fondato la società». Il rapporto di fiducia era massimo: «Stiamo parlando di uno con cui passavo tutti i weekend, le vacanze al mare, le feste comandate... Mi fidavo di lui come di me stesso. E lui era rassicurante: “Alessandro non ti preoccupare, ti faccio i bonifici io”. A me andava bene: faccio il cuoco, non capisco nulla di conti. Infatti non lo controllavo» spiega il 44enne.

Poi qualche sospetto si è fatto largo: «Ho iniziato a vedere che mancavano piccole cifre dal mio conto personale. Ma non potevo mai immaginare che fosse stato lui: prendeva uno stipendio di 5mila euro al mese. Certo, avevo visto che il suo tenore di vita era cresciuto». Durante il lockdown Borghese ha fatto dei controlli e «ho capito che si stava fregando i miei soldi». A questo punto c'è stato un confronto diretto. «Si è messo a piangere dicendo che ne aveva avuto bisogno ma che pensava di ridarmeli. L’ho cacciato e gli ho intimato di restituirmi tutto facendogli firmare anche una cambiale, perché non sapevo più con chi avevo a che fare».

La cifra in questione si aggira intorno ai 200mila euro, «soldi che ha finito di ridarmi tre settimane fa, credo vendendo un immobile. E per me il discorso era chiuso. Non gli ho più rivolto la parola. I rapporti in famiglia sono distrutti, oramai». Per questo motivo l'avviso di garanzia è stato visto da Borghese come «un fulmine a ciel sereno. La Guardia di Finanza è venuta a casa nostra cercando documenti che non avevamo e che erano presso di lui o del socio del suo vecchio studio. Pare siano coinvolti in una brutta vicenda di false fatturazioni. Spero che le indagini puntino a capire se io ne sapessi qualcosa. Ma io ero completamente all’oscuro e lo dimostrerò. Ecco perché sono inc...o: questa bastardata fatta alle spalle mie e di mia moglie, può distruggere una vita di onesto lavoro».

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