Cerca e trova immobili

STATI UNITIRicky Martin: «Adoro fare il papà»

14.04.20 - 14:30
Il cantante racconta in un'intervista della sua numerosa famiglia e della sua esperienza di attore
Keystone
Fonte Henry Arnaud
Ricky Martin: «Adoro fare il papà»
Il cantante racconta in un'intervista della sua numerosa famiglia e della sua esperienza di attore

LOS ANGELES - Papà da qualche mese di un quarto bambino di nome Renn, Ricky Martin è pieno di lavoro. Dopo svariati anni di concerti a Las Vegas, per l'autunno del 2020 ha in programma una tournée mondiale insieme a Enrique Iglesias. Sullo schermo invece Ricky Martin incarna l'amante di Gianni Versace nella mini serie "American Crime Story - The Assassination of Gianni Versace". Ecco l'intervista di 20 minutes al cantante. 

È difficile restare a casa per una persona come lei, sempre piena di attività?
«Al contrario. Sono nello showbiz da quando ero piccolo, e so apprezzare le settimane in cui sono a casa insieme a mio marito e ai nostri bambini. Ho sempre voluto una grande famiglia e Jwan condivide con me questo desiderio. I nostri gemelli, Valentino e Matteo, hanno già 11 anni e adoro essere a casa durante i pasti, per i compiti e rispondere alle loro mille domande. Sono avidi di sapere tutto. Non mi ricordo di essere mai stato così sveglio alla loro età». 

Ha annunciato l'arrivo del quarto bambino, Renn, nell'ottobre 2019, dopo la nascita di Lucia nel 2018. Come vi organizzate per gli spostamenti con una famiglia così numerosa? 
«Adoro fare il papà. Io e Jwan siamo diventati esperti dell'organizzazione familiare (ride). Non essendo più possibile girare con una grande auto, ci serve un minivan per installare i sedili speciali per i bimbi, senza parlare delle valigie, perché ci vuole un vero arsenale per quattro bambini tra il nuovo arrivato e i gemelli di 11 anni. Resta il fatto che amo avere tutta la mia tribù con me, e questo rende tutte le seccature legate alla preparazione più semplici da gestire. E se mi devo spostare per lavoro, mi seguono ovunque e si adattano molto facilmente, che sia per una tournée o per girare un film». 

Vorrebbe continuare la carriera di attore o la musica resta la prima scelta?
«Mi piacerebbe trovare nuovi ruoli da interpretare al cinema o per la televisione, ma è sempre difficile perché il pubblico ha un'immagine precisa di un artista. Ryan Murphy è stato il primo a credere in me per impersonare Antonio d'Amico, partner di Versace. Avevo paura che i telespettatori avrebbero visto solo Ricky il cantante, ma ho studiato molto per scomparire dal mio ruolo». 

Come si è preparato per questo complesso ruolo di Antonio, che condivideva la vita con Versace? 
«Ho parlato direttamente con Antonio, che è ancora vivo. Volevo rendergli giustizia mostrando la sua visione degli eventi, perché era detestato da Donatella Versace, la sorella di Gianni, ed era stato messo da parte dopo l'assassinio. La cosa più divertente sono state le scene girate insieme a Penelope Cruz, che adoro. Mi chiedeva in continuazione di smetterla di essere gentile con lei, perché doveva odiarmi davanti alle telecamere (ride). Essendo anche io gay, era importante per me mostrare d'Amico e Versace nella loro intimità. Questa coppia aveva un modo tutto suo di funzionare, e se ne fregava dell'opinione degli altri». 

A quando un suo ritorno sulla scena? 
«Con Erique Iglesias abbiamo previsto un tour mondiale nell'autunno del 2020. In Europa dovremmo arrivar enel 2021». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE