L'iconico mega-festival britannico stoppato dal Covid-19, dovevano suonare McCartney, Taylor Swift e Kendrick Lamar
LONDRA - Doveva essere un cinquantesimo di quelli da ricordare ma, invece, quest'anno il Glastonbury festival - iconico appuntamento live dell'estate britannica - non si farà.
Dopo voci che rimbalzavano da settimane, gli organizzatori hanno dovuto alzare bandiera bianca a causa delle misure governative per la lotta alla pandemia di Covid-19.
La conferma arriva via Twitter dalla stessa organizzazione che ha anche puntualizzato come la possibilità di rimandarlo ad altra data nel 2020 era logisticamente impossibile: «quindi abbiamo optato per un annullamento e un arrivederci per il 2021»,riporta la nota postata sui social che ribadisce come i biglietti resteranno comunque validi.
Situato nella campagna del Somerset sul territorio agricolo della fattoria Worthy, il Glastonbury è diventato un appuntamento-culto del panorama live mondiale. Sul suo palco si sono alternati i più grandi artisti, per show memorabili.
Ed è proprio la sua location particolare a rendere impossibile il rinvio a dopo l'estate: «semplicemente non possiamo lasciare sul terreno della fattoria tutto il materiale e il personale per altri tre mesi», spiegano gli organizzatori.
Al concertone che si tiene dal 24 al 28 giugno, fra i tantissimi artisti, quest'anno avrebbero dovuto esibirsi superbig del calibro di Taylor Swift, Paul McCarney e Kendrick Lamar.
La cancellazione, riporta il Guardian, avrà ripercussioni devastanti sul festival con perdite stimate attorno ai 100 milioni di sterline.