Il regista, accusato di violenze sessuali, non si è presentato alla cerimonia
PARIGI - Finisce con una premiazione shock la cerimonia della consegna dei César, gli Oscar francesi, profondamente segnata quest'anno dalla polemica per il record di nomination a Roman Polanski, regista di 'J'accuse' accusato di violenze sessuali.
Polanski - assente - ha vinto il premio come miglior regista, accolto da grida e fischi in sala. All'annuncio del premio gli occhi di tutti sono andati verso Adele Haenel, l'attrice protagonista de "La jeune fille en feu". Lei, diventata il simbolo della protesta del nuovo cinema francese del dopo #meetoo per aver denunciato le molestie del regista Christophe Ruggia quando era una adolescente, si è alzata ed ha lasciato la sala gridando indignata.
Bersagliato dalle accuse, Polanski ha fatto sapere alla vigilia della cerimonia che non sarebbe stato presente. Lo stesso hanno fatto il casto e la produzione del film. Le nomination avevano già scosso fin nel profondo il mondo del cinema francese, tanto che l'intera direzione del premio César, gli Oscar francesi, aveva dovuto rassegnare le dimissioni.
Prima della cerimonia, fuori dalla Salle Pleyel di Parigi si sono radunate un centinaio di persone per contestare il record di 12 nomination al film di Polanski, diventato ormai un bersaglio della contestazione delle donne in Francia. Il regista franco-polacco, 86 anni, è da anni ricercato dalla giustizia americana nell'ambito di un procedimento per corruzione di minorenne cominciato nel 1977.